Festival Alter Nativo ‘La Parola Politica’: al via l’8 dicembre con il confronto tra associazioni e no-profit sul tema ‘Il civismo come nuovo contratto sociale’

Festival Alter Nativo ‘La Parola Politica’: al via l’8 dicembre con il confronto tra associazioni e no-profit sul tema ‘Il civismo come nuovo contratto sociale’

Tre giorni per declinare ‘Cura’ come Parola Politica

al via l’8 dicembre con ‘Il civismo come nuovo contratto sociale’

Napoli, 8-10 dicembre, IAV-In Arte Vesuvio (via Nazario Sauro 23)

Civismo’ è il primo aspetto della parola ‘Cura’, al centro del Festival Alter Nativo ‘La Parola Politica’, promosso dall’Associazione Communitas ed in programma a Napoli dall’8 al 10 dicembre presso IAV-In Arte Vesuvio di via Nazario Sauro 23.

“Per Cura s’intende cura di sé stessi, cura dei territori, cura degli strumenti che tengono insieme le persone con i territori per superare quel senso di abbandono che caratterizza sia le aree fortemente urbanizzate sia le aree interne – spiega Felice Casucci, Presidente del Consiglio di Indirizzo e promotore del Festival -. Occorre invece costruire forze sociali in grado di legittimarsi, attraverso il consenso democratico, al governo di un territorio, piccolo o grande che sia”.

Venerdì 8 dicembre, alle ore 10.00, sono chiamate al confronto sul tema ‘Il civismo come nuovo contratto sociale’ numerose associazioni e realtà no-profit attive sul territorio regionale. Dopo i saluti di Almerigo Pantalone, Presidente Associazione Communitas, e l’introduzione di Felice Casucci, Presidente del Consiglio di Indirizzo e promotore del Festival, i lavori, condotti da Salvatore Sannino, direttore IAV, prevedono gli interventi di Pierangela Mottola (AIL Benevento), Giuliana De Lorenzo (ANFUSU Renato Capaccioli), Giovanni D’Avanzo (Associazione Terrae Abellanae), Tommaso Tartaglione (Club per l’Unesco di Caserta), Anna Maria Iannicelli (Associazione Codice Rosa), Pasquale Piantedosi (C.U.S.A.S.), Massimiliano Molese (eroiNormali), Apollonia Botticella (Insieme per…), Antonio Lucidi (L’Altra Napoli E.F.), Anna Ceprano (Legacoop Campania), Renato Briganti (Manitese Campania), don Giuseppe Radesca (Padula Sacra), Orazio Sorece (SI.NA.L.P), Giovanni Minucci (Il Tulipano Coop sociale).

Conclude Maurizio de Giovanni, Scrittore e Presidente della Fondazione Premio Napoli.

Sabato 9 dicembre sarà il turno della ‘Politica’, con la presentazione del libro ‘Vitam Instituere-Genealogia dell’istituzione’ di Roberto Esposito; la tavola rotonda su ‘Quale politica per lo sviluppo-Mezzogiorno e Mediterraneo’, preceduta dall’intervento musicale di M’Barka Ben Taleb.

Domenica 10 dicembre conclude il Festival ‘Arti Professioni Mestieri’: performance, exhibit, testimonianze.

LA CURA

“In principio di ogni cosa c’è la cura: cura di sé stessi e cura degli altri.

Questo mi hanno insegnato, questo ho trasmesso. Non si può aver cura degli altri, se non si ha cura di sé stessi, della propria mente, del proprio corpo, delle proprie abitudini mettendole a soqquadro, di ciò che non è proprio. Pagina sulle pagine, da sfogliare lentamente.

Chi ha cura di sé stesso riordina, abilita, invera, scrive una storia delicata, ha nell’armadio i colori dell’arcobaleno, negli abiti i profumi della virtù. L’eco del cacciatore insegue la notte, sparando al fuoco che brucia il taglio del bosco.

Chi ha cura di sé stesso si circonda dell’abbraccio degli altri, non può fare a meno di loro, come un completamento del giro sui tornanti prima di arrivare in vetta. Affiora dalla dimensione ingrigita dell’esistenza un colpo ricorrente, superiore all’ascolto. Un colpo che significa vincersi e giovare.

Quell’atto d’amore noi lo chiamiamo la cura”.

Felice Casucci

(da ‘La rosa del diritto. Per un libro dei giorni tra vita, letteratura e diritto’, Napoli 2019)

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