I Lions con Maria Rosaria Titomanlio promuovono la lettura nelle scuole

8 dicembre 2023 | 21:28
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I Lions con Maria Rosaria Titomanlio promuovono la lettura nelle scuole

“Leggere: una finestra aperta sul Mondo” è un service culturale dei Lions condotto, quale Coordinatore distrettuale, dall’infaticabile professoressa Maria Rosaria Titomanlio, sorretta dalla passione per la cultura di cui ha fatto una ragione di vita. Lo scopo del service è raggiungere le scuole del territorio con incontri per promuovere la lettura tra gli studenti, condividendo il percorso con le associazioni culturali locali, per allargare la portata del progetto ai diversi ambiti della società. Le premesse del service partono dalla dichiarazione dell’Unesco del 1945, come la professoressa ha avuto modo di ribadire introducendo i lavori della giornata dedicata alle scuole di Castellammare e Vico Equense nell’incontro del 6 dicembre presso l’Auditorium “Rita Levi Montalcini” del Liceo Scientifico Francesco Severi di Castellammare di Stabia: “Poiché la dignità dell’uomo esige la diffusione della cultura e l’educazione di tutti per la giustizia, la libertà e la pace, tutte le Nazioni hanno doveri sacri da adempiere in uno spirito di mutua assistenza…questa pace deve essere costruita sul fondamento della solidarietà intellettuale e morale dell’umanità…”. Dopo l’apertura dei lavori a cura di Elena Cavaliere, Dirigente scolastico del Severi, e un momento musicale di grande pregio a cura delle “Chitarre del Severi”, ci sono stati gli indirizzi di saluto dei Presidenti dei Club Lions di Castellammare e della Penisola sorrentina, quindi di nuovo la parola alla Titomanlio: “In questo momento storico, dove la guerra si è riaffacciata in Europa, dove assistiamo a ‘una terza guerra mondiale combattuta a pezzi’ (Papa Francesco), dove il livello medio di pace globale è peggiorato, abbiamo bisogno di essere costruttori di pace, di stabilire attraverso la cultura ponti ampi e stabili tra le persone e le civiltà. Questo service si propone di aiutare la costruzione di questi ponti, a supporto della pace, attraverso la lettura, strumento prezioso di conoscenza e di riflessione. Il nostro service è diretto a tutti, tutti quelli che vogliono espandere i propri confini. È utile soprattutto ai bambini, ai ragazzi, ai giovani che sono delle personalità in fieri. Leggere è affascinante, ci consente di trascendere i limiti del nostro mondo, fisicamente e intellettualmente. Ci apre a nuovi orizzonti, alla via del sapere, alla cultura”. La professoressa ha poi citato Malala Yousafzai, giovane attivista pakistana, insignita del Premio Nobel per la pace, quando disse: “Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne. Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”. Sono seguiti gli interventi del dottor Carlo Alfaro, medico pediatra e promotore culturale, con “La lettura come cura”, un’interpretazione della lettura come strumento di prevenzione e cura della salute fisica e mentale, e della professoressa Laura Franzese, referente della Biblioteca del Severi, sulla nuova concezione della biblioteca in epoca di innovazione digitale: “ciò che davvero conta nell’istruzione è la chiave di accesso all’esperienza, capace di aprire tutte le porte”, ha detto. Sono seguite le interessantissime testimonianze degli studenti delle scuole coinvolte, con recensioni, emozioni, ricordi di lettura, filmati auto-prodotti. Il messaggio della giornata, condiviso da tutti i presenti, quali rappresentanti dei Lions, docenti, studenti, esponenti di associazioni come Fidapa e Associazione Achille Basile, è stato forte e corale: “La lettura è veicolo di cittadinanza attiva e agente per il dialogo e la pace. Leggere fa bene, migliora le competenze linguistiche, logiche e di comprensione del testo, allarga gli orizzonti, aumenta la conoscenza del mondo e la conquista della realtà, ma anche la conoscenza di sé e degli altri; inoltre mantiene attive le funzioni cognitive di memoria, ragionamento attenzione e concentrazione. È una finestra sulle diversità e le altre culture. È strumento di emancipazione. Leggere è creare uno spazio di libertà”.
Carlo Alfaro