In diecimila a Padova per l’ultimo saluto a Giulia

Rosso sangue, rosso cuore. Il fiocco che accompagna i familiari di Giulia Cecchettin, i sacerdoti e le istituzioni presenti al funerale racconta la disperazione che ha bisogno di speranza. Un fiocco “acceso” contro la violenza di genere. Un segnale di cambiamento forte affinché non accada ad altre quell’atroce fine di Giulia. Massacrata con venti coltellate dal fidanzato Filippo. Oltre diecimila persone a Padova hanno voluto far sentire il proprio calore e la propria vicinanza alla famiglia. La Basilica di Santa Giustina non contiene il dolore di tutti, c’è il maxi schermo per seguire le esequie. Il messaggio del vescovo di Padova ai giovani: “potete amare meglio e di più”. All’uscita del feretro il rumore collettivo dei mazzi di chiavi vuole ancora una volta scuotere le coscienze. Commozione alla parole del papà Gino e della sorella Elena. “Grazie a nome di tutti i papà” è l’ultimo grido della folla per quelle parole di amore e civiltà.