“inCanto di Natale”, ieri, 27 dicembre, l’ottimo esordio dell’Amado Quartet a Piano di Sorrento
Piano di Sorrento (NA) “La Madre di Dio e anche Madre del mondo e ogni madre genera un po’ Dio perché genera un mondo” , questa frase è tratta dai testi scritti da don Gianmario Pagano per lo spettacolo “inCanto di Natale” andato in scena ieri sera all’interno della chiesa di Santa Maria di Galatea a Piano di Sorrento, citazione che forse più di tante altre rende onore al mistero a alla grandezza di Maria, con la poesia e l’intensità che ritroviamo solo in testi come “In nome della madre” di Erri De Luca, ma Gianmario Pagano è il “prof” che con le sue sceneggiature dal 1994, grazie anche alla Lux Vide di Ettore Bernabei, ha avvicinato il pubblico televisivo alle grandi storie della Bibbia forse più dei grandi film di John Huston, ci ha abituati a questa scrittura che ha la profondità e la capacità di invitare alla riflessione, che riconosciamo nel Cesare Pavese de “I dialoghi con Leucò”. Le parole di “inCanto di Natale” hanno anche la particolarità d’intrecciarsi alla perfezione alle note musicali dei grandi classici del Natale proposti dall’Amado Quartet” con eleganza e levità (nel senso migliore con cui Calvino intendeva questa parola ormai abusata), le quattro musiciste, infatti, hanno offerto agli spettatori una performance che regala emozioni e divertimento. L’evento “inCanto di Natale” è stato, credo, il miglior modo di celebrare il compleanno di don Rito Maresca, il padrone di casa, di salutare un’amica, la violinista Anna Velichko, di celebrare da parte del Comune di Piano di Sorrento, presenti per l’amministrazione, il Vicesindaco Giovanni Iaccarino e il funzionario Giacomo Giuliano, “San Giovanni”, colui che reclina il capo sul petto del Cristo nell’ultima cena, colui che sarà nell’orto del Getsemani e l’unico degli Apostoli sul Calvario. Non a caso la Chiesa lo venera il 27 dicembre, il Natale è anche la celebrazione di chi è con noi anche quando la “meraviglia dei pastori” dinnanzi alla mangiatoia è scomparsa e il dolore avanza. Dulcis in fundo meritano elogi sinceri le quattro protagoniste del concerto di ieri sera: Myriam Somma (voce), Miriam Iaccarino (violino) Dòra Szabò (violoncello) e Marianna Meroni (piano e arrangiamenti). Wassily Kandinsky diceva che “l’Anima è un pianoforte con molte corde mentre l’artista è la mano che con questo o quel tasto porta l’anima a vibrare”, ora credo senza prosopopea che queste quattro ragazze l’anima la sappiano far vibrare con la passione che mettono in ogni progetto musicale che ci propongono, se mi credete un bugiardo avrete altre due occasioni per ascoltarle e confutare il mio giudizio: a Capri presso la Parrocchia Maria SS. Della Libera il 29 dicembre alle ore 19.00 e a Meta, i 5 gennaio 2024, presso la chiesa di Santa Lucia alle ore 19.00. A cura di Luigi De Rosa
Myriam Somma (voce), Miriam Iaccarino (violino) Dòra Szabò (violoncello) e Marianna Meroni (piano e arrangiamenti)