Inizia il “Capri Hollywood”, ma gli alberghi chiudono: scontro tra Vicedomini e gli albergatori

Un’ondata di polemiche ha travolto l’isola durante la celebrazione del “Capri Hollywood“, giunto quest’anno alla sua 28esima edizione. A innescare la disputa, come riporta Anna Maria Boniello de “Il Mattino”, è stato il comunicato diffuso da Lorenzo Coppola, presidente di Federalberghi Isola di Capri, che ha condannato una dichiarazione del patron del festival Pascal Vicedomini: “Caro Pascal, basta polemiche. Capri non è una carta sporca“.

La frase era stata pronunciata da Vicedomini, richiamando le parole di Pino Daniele. Quest’anno, Vicedomini si è trovato a dover gestire il festival con tutte le strutture alberghiere chiuse, dovendo ricorrere all’ospitalità di bed and breakfast e case vacanza per accogliere i protagonisti dell’evento. Anche i ristoranti sono stati chiusi, compreso quello del cenone del 31 dicembre che si svolgerà in un’altra località, dividendo gli ospiti tra Capri e Sorrento.

Coppola, rispondendo alle accuse del patron della rassegna, non esita a ribattere con fermezza: “Le lamentele di Vicedomini riguardo a una scarsa collaborazione sono ingenerose. Noi, come cittadini, siamo certamente orgogliosi di ospitare un evento internazionale noto in tutto il mondo e di accogliere i suoi illustri ospiti, ma come operatori economici faticano a vedere un beneficio dal punto di vista turistico”.

La risposta di Vicedomini non si fa attendere, ricordando che nel 1995, all’inizio di “Capri Hollywood“, la maggior parte degli alberghi era aperta. “Come in passato, l’associazione albergatori dovrebbe garantire la continuità dei servizi e non l’apertura e la chiusura a beneficio di pochi, compresi i grandi gruppi internazionali a cui sono state cedute le strutture. Le date del festival non sono un capriccio, ma una scelta strategica per essere in linea con gli Oscar“, afferma Vicedomini.

Anche le amministrazioni chiedono chiarimenti. Il vice sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta, respinge le accuse e invita Vicedomini a chiarire l’affermazione sul palco definendo l’isola “una carta sporca“. Il sindaco di Capri, Marino Lembo, cerca di placare le polemiche, sottolineando l’importanza del festival e mettendo a disposizione le strutture del Centro internazionale dei congressi senza richiedere alcun pagamento. Tuttavia, evidenzia le difficoltà legate alla mancanza di ricettività degli alberghi, impegnati in lavori di ristrutturazione dopo una stagione turistica conclusa a novembre.

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