Minori, il degrado della Villa Marittima Romana. Il sindaco Reale scrive al Ministro della Cultura Sangiuliano

7 dicembre 2023 | 19:22
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Minori, il degrado della Villa Marittima Romana. Il sindaco Reale scrive al Ministro della Cultura Sangiuliano

Minori. La Villa Marittima Romana, gioiello archeologico risalente al I secoldo d.C., continua a versare in condizioni di degrado ed il sindaco della città costiera Andrea Reale scrive una lettera al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: «On.le Ministro, sottopongo alla Sua attenzione e sensibilità l’ormai annoso problema della Villa Marittima Romana del 1° secolo d.C., un sito archeologico di primaria importanza, riconosciuto attrattore culturale e turistico, dal valore scientifico inestimabile e certamente pari o superiore alle altre risorse archeologiche della Costiera Amalfitana.
Orbene, un patrimonio collettivo di tale rilievo si trova da anni in condizioni di estremo degrado, come attestano i vari interventi di denuncia susseguitisi da parte degli organi di informazione nonché le innumerevoli segnalazioni, richieste e implorazioni che l’Amministrazione Comunale ha inoltrato nel corso del tempo agli enti incaricati della gestione del bene.
Da ultimo, negli anni 2021 e 2022, rivolsi un accorato appello all’allora Ministro Franceschini, rimasto peraltro anch’esso senza esito. In esso evidenziavo in particolare l’assurda circostanza di un finanziamento ministeriale per 4,9 milioni di euro risalente al 2019 e rimasto ad allora (e a tutt’oggi) completamente inutilizzato a dispetto delle rassicurazioni periodicamente enunciate prima dalla competente Soprintendenza di Salerno e poi dalla Direzione Regionale dei Musei della Campania.
Nonostante l’impegno che il Comune di Minori continua a profondere, nell’ambito delle esigue disponibilità di cui dispone, per un minimo di manutenzione del sito, è evidente che esso perde di giorno in giorno parte del suo valore a ragione dell’incuria in cui versa. Restauri indifferibili mai realizzati, azione di agenti atmosferici nocivi, personale del tutto carente, dismissione anche delle più elementari attività di cura, determinano una situazione che sfiora l’irreversibilità: tra non molto della Villa Romana non sopravvivrà che il ricordo, materialmente abbandonata da chi avrebbe dovuto invece preservarla e valorizzarla.
I visitatori diminuiscono, la comunità locale pare ormai rassegnata a perdere una risorsa importantissima oltre che un pezzo della propria storia, gli studiosi hanno quasi rinunciato ad elevare allarmi: è ammissibile tutto questo? E’ possibile che un elemento del nostro riconosciuto patrimonio culturale si avvii letteralmente a sgretolarsi senza che si intervenga? Cosa dovrebbero pensare i cittadini di tanta irresponsabilità? Sarebbe invero singolare che, allorché si accorda la doverosa tutela al patrocinio immateriale dell’umanità, venisse meno quella, altrettanto necessaria, verso quello materiale!
Mi rivolgo pertanto a Lei, Signor Ministro, chiedendole di attivare qualsiasi iniziativa utile a salvare la Villa Romana di Minori e il prestigio delle istituzioni. Resto, se lo vorrà, pronto in qualsiasi momento ad un incontro per meglio dettagliarle la situazione, oltre che ad una Sua visita di persona al sito e a Minori, che sarebbe, ovviamente, graditissima.
Ringraziandola per l’attenzione, porgo i più distinti saluti».