Molestie a turista americana in Costiera amalfitana: allo skipper di Maiori un anno e tre mesi
Molestie a turista americana in Costiera amalfitana: allo skipper di Maiori un anno e tre mesi
Secondo la testimonianza della giovane donna statunitense, l’aggressione sessuale si sarebbe consumata in pochi minuti. La Procura ha ricostruito gli avvenimenti basandosi sulla denuncia della vittima, affermando che l’incubo ha avuto luogo mentre il marito della turista si trovava a fare il bagno in una caletta vicino a Marmorata di Ravello. Approfittando della situazione e trovandosi da solo con la donna, lo skipper avrebbe iniziato ad assediare la vittima con tocchi indesiderati e avanzamenti sessuali. Palpeggiamenti arrivati non solo alla pacca sul sedere , ma anche a toccare le parti intime, contro la volontà della donna.
La narrazione del pubblico ministero Licia Vivaldi dipinge un quadro inquietante di “azioni rapidamente insidiose e impetuose”. Secondo quanto riportato dalle carte giudiziarie, la turista si trovava sola sulla barca, seduta sul lato del conducente mentre il marito nuotava lontano dalla riva. È stato in quel momento che lo skipper , che lavora presso una compagnia di Amalfi , avrebbe cominciato ad assalirla. Nonostante i tentativi della donna di respingere le sue avance, l’uomo avrebbe accelerato la barca, allontanando la vittima sempre di più dal marito. Nel tentativo disperato di difendersi, la turista avrebbe subito intrusioni nel suo costume da bagno, costringendola a sopportare violazioni della sua sfera intima.
La situazione è diventata ancora più pericolosa quando lo skipper avrebbe continuato a molestare la vittima nonostante i suoi tentativi di respingere gli attacchi, solamente interrompendo l’assedio quando è tornato indietro per recuperare il marito della donna. La Procura ha inoltre contestato lo sfruttamento delle circostanze circostanti per commettere il reato, aggravando ulteriormente la gravità delle accuse.
La denuncia è stata presentata molte ore dopo l’incidente. Dopo l’aggressione sessuale, lo skipper è tornato a riprendere il marito della turista, che era all’oscuro di quanto accaduto durante il tragitto in barca. La coppia ha proseguito il suo tour turistico e successivamente si è fermata in un ristorante nei pressi di Ravello. È stato lì che la donna ha raccontato tutto al marito, come testimoniano anche alcuni messaggi scambiati tra i due per evitare di discutere pubblicamente degli eventi avvenuti.
L’udienza preliminare si è chiusa ieri davanti al giudice, con il 43enne di Maiori affrontando l’accusa di violenza sessuale, assistito dall’avvocato Giuseppe Della Monica. L’uomo ha cercato di chiudere la vertenza giudiziaria proponendo un patteggiamento con una condanna di un anno di reclusione. Tuttavia, il giudice dell’udienza preliminare dottor Pietro Indinnimeo non ha ritenuto congrua tale pena rispetto alla gravità delle accuse mosse dalla Procura e alla fine l’accordo è stato preso per un anno e tre mesi