No ai botti troppo rumorosi e pericolosi: questo il grido d’allarme per Capodanno.
No a botti troppo rumorosi e pericolosi che possono causare anche la morte di migliaia di animali: è questo il grido d’allarme di tante associazioni animaliste, in vista del Capodanno. Lo ha condiviso dalla costa di Sorrento il WWF TERRE DEM TIRRENO e in Costa d’Amalfi L’ENPA
È un’usanza fanciullesca, ma rozza ed anche un po’ barbara, sempre più distante dalla sensibilità comune dato che i festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno rappresentano un vero incubo per gli animali.
Il rumore di petardi e fuochi d’artificio, fatti scoppiare anche nei giorni prima e dopo il Capodanno, spaventa a morte non solo cani e gatti ma anche gli uccelli e tanti piccoli animali.
In particolare l’udito e l’olfatto di cani e gatti è molto diverso da quello umano : soffrono e si terrorizzano fino a sviluppare veri e propri attacchi di panico.
Mentre l’udito degli umani non supera i 20mila Hz, quello dei quattro zampe capta vibrazioni comprese tra 20 e 40mila Hz.
Oltre a sentire ad un volume doppio del nostro, la componente olfattiva, è particolarmente rilevante per i cani che sono in grado di sentire odori ad una concentrazione di un milione di volte inferiore a quella percepita dall’uomo, ad una distanza per noi inimmaginabile.
È quindi intuibile il motivo dello stato di ansia e terrore che anticipa e accompagna lo scoppio simultaneo di migliaia di petardi, mortaretti e fuochi artificiali.
C’è una consapevolezza diffusa che ormai in questa nostra epoca storica si è tutti chiamati a fare sacrifici per cercare di migliorare l’inquinamento dell’aria che respiriamo.
È accertato ormai che fuochi e botti di capodanno, con la propria diossina, sono di gran lunga più inquinanti delle note emergenze rifiuti che hanno martoriato diversi dei territori italiani.
L’invito a tutti i cittadini è quindi di divertirsi in modo più intelligente, civile e misurato perché un divertimento in sintonia con l’ambiente e con gli animali è un gesto di rispetto verso il creato.
Può essere utile seguire un semplice decalogo, in aggiunta al consiglio di moderare l’uso di fuochi e botti d’artificio, di scegliere luoghi non a rischio, non solo per la presenza di animali ma anche per azzerare il rischio di incendio per alla vegetazione.
In realtà sarebbe tutto più semplice se fossero le stesse amministrazioni comunali a definire nel dettaglio un regolamento per i cittadini, con l’indicazione delle zone sicure e degli orari consentiti per sparare i fatidici botti.
Il Post di Enpa odv Sezione Costa d’Amalfi e del WWF TERRE DEL TIRRENO coglie la questione proprio nel segno.