“Non ho il cellulare, guardo negli occhi i clienti e mi godo Positano e i suoi silenzi”. Pasquale racconta la sua “eudoteca”
“Non ho il cellulare, guardo negli occhi i clienti e mi godo Positano e il suo silenzio”. I ritmi lenti di Positano a inizio mattina sembrano sposare appieno la filosofia di vita di PasqualeCuomo. Che insieme ai fratelli Carlo Aurelio e Rosario porta avanti la tradizione della storica MacelleriaCuomo. “Nel 1918 – racconta Pasquale- questo locale era completamente diverso. Basti pensare che era raggiungibile solo via mare. Veniamo da tre generazioni sempre presenti sul territorio”. Pasquale Cuomo racconta il suo rapporto particolare con la clientela di quella che oggi definisce “eudoteca”, la bottega delle cose buone. “Mi piace il contatto diretto, stringere la mano, guardare negli occhi. Chi viene qui non è un numero da servire, ma una persona da scoprire e da soddisfare”. Ama il suo luogo natio, d’inverno ancor di più. “Quando posso mi godo Positano, i suoi tramonti e il suo silenzio. Vivo nel posto più bello del mondo. Sono fortunato. Dove mi giro vedo bellezza senza spendere un centesimo. Che posso chiedere di più?”
Carlo invece ha il cellulare, necessario per “raggiungere” il figlio che vive in Australia. Le sue instancabili mani lavorano la carne nel piccolo laboratorio della bottega. Rosario è l’esperto di vini. Sa consigliare al meglio abbinamenti ed etichette. Ognuno fa la sua parte, ognuno ha le sue competenze ben definite. Pasquale è la voce della bottega, accoglie i clienti. “Chi lascia Positano si affaccia sempre anche per salutare noi. Ci si affeziona, c’è un rapporto che esula dal commercio e dall’attività”.