Oggi è la Giornata dedicata alle persone scomparse; il dolore delle famiglie di chi è svanito nel nulla
Sono trascorsi 11 anni dall’entrata in vigore della legge 14 novembre 2012, n. 203, recante “Disposizioni per la ricerca delle persone scomparse” ed oggi si torna a parlare del dolore che vivono quotidianamente le famiglie i cui cari sono svaniti nel nulla.
Le persone scomparse in Italia e mai ritrovate sono oltre 60.000, con una media di 16 al giorno. Un numero davvero impressionante; i mass media spesso mettono in risalto il problema ricordando casi eclatanti come quello di Denise Pipitone o di
Ovviamente ci sono casi di scomparsa volontaria; tra i motivi che spingono una persona a scomparire vi sono problemi finanziari o lavorativi, familiari o relazionali, di salute mentale, di carattere giudiziario…
A questi si aggiungono le scomparse non volontarie, in particolare quelle dei bambini, che vengono rapiti per motivi diversi da una richiesta di riscatto e con il chiaro intento di non farli più ritrovare.
Si ricorda che non tutti quelli che ritengono che una persona sia scomparsa può denunciare il fatto. Lo può fare solo un congiunto e solo se ritiene che la presunta scomparsa rappresenti un pericolo per l’incolumità della persona o di altre persone. La denuncia può essere fatta anche al telefono preferibilmente alla Polizia o ai Carabinieri (la Polizia locale trasmetterebbe la denuncia a questi due corpi). Dopo la denuncia telefonica occorre presentarne una vera e propria, quindi di persona, presso una caserma della Polizia o dei Carabinieri entro le successive 72 ore.
(foto dal web)