Positano, Mastro Ferdinando: “Il mio sogno è insegnare l’antico mestiere del falegname”
“Sogno di insegnare il mestiere di falegname, ma nessuno sembra interessato”. MastroFerdinandoParlato è nella sua bottega di Positano, un laboratorio artistico che sembra perfettamente incastonato nella roccia. “Da almeno cinque anni cerco giovani che possano apprendere il mestiere, faccio costantemente richiesta agli istituti d’arte. Ma non ho alcun riscontro, i giovani non sono affascinati da questo mondo, hanno altri interessi”. Sessantadue anni, quinta generazione di artisti del legno, Ferdinando sogna ancora di far rivivere il suo antico mestiere senza contaminarlo con le nuove tecnologie che avanzano. Pur aggiornandosi sempre e restando al passo con i tempi. Un esempio su tutti, le foto incisioni su legno, tamburelli, porta flute stilizzati, foto stilizzate di Positano e della costiera amalfitana. Sono elaborati al pc, ma con una chiara impronta artigianale secondo le tecniche tramandate negli anni. “Se affittassi questo locale – racconta – avrei un guadagno maggiore – ma vado avanti anche per mio padre a cui devo tanto”.
“Slowood” racconterà ancora la storia e la passione delle sue mani per tanti anni. Nella bottega di via Marconi c’è Vincenzo Florio, le sue mani sono dedite al restauro. “Amo troppo il mio lavoro, non lo cambierei con nessun altro”. Ogni giorno Vincenzo raggiunge Positano da Capua, ore e ore di viaggio per amore del suo lavoro. Attualmente la bottega garantisce accessori in legno personalizzati per bar e ristoranti, come i porta menù rigorosamente in legno. Ferdinando realizza anche portaflute, baloons, porta bicchieri, porta shottini per barche, yacht e charter. La sua opera non si ferma soltanto alla realizzazione, ma è sempre alla ricerca dell’idea più innovativa e originale per soddisfare i clienti. Sul comodino vicino al letto ha sempre un blocchetto con una penna. “Spesso di notte mi sveglio con progetti e idee che devo appuntare”. Tra le sue opere più importanti si annoverano il restauro della sagrestia della chiesa romana di Sant’Andrea delle Fratte, nel 2005, e il restauro del trono di Papa Ratzinger eseguita con suo figlio nel 2008.
Arte e passione che non smettono di scorrere nella vita di Ferdinando.