Praiano, un anno dopo la morte del 35enne Massimo De Rosa poco è cambiato per la sicurezza stradale
Praiano, un anno dopo la morte del 35enne Massimo De Rosa poco è cambiato per la sicurezza stradale
L’uomo era alla guida di un motoveicolo allorquando si è scontrato frontalmente con una moto. Per lui, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.
Tanti i messaggi di cordoglio ma anche di rabbia per un incidente che si va ad aggiungere alla lunga lista di sinistri mortali verificatisi sulla Statale. si apre una riflessione sulla pericolosità della statale 163 e sui deterrenti da attuare in materia di sicurezza. Dopo questa ennesima morte sulla SS 163 nacque anche l’associazione Vittime della Strada presieduta da Salvatore Gagliano, che pure ha ricordato questa ricorrenza. L’associazione ha fatto documenti e iniziative, ma continuano gli incidenti in Costiera amalfitana, poi da Piano di Sorrento a Positano fino ad Amalfi, da Maiori a Cetara, continuano imperterriti i motociclisti, quelli senza coscienza civica, a correre pericolosamente, all’epoca la sindaca Anna Maria Caso puntò l’indice contro quelle che senza mezzi termini definisce «scorribande di centauri»
«Con sempre maggior frequenza assistiamo ad incidenti dovuti all’alta velocità di motociclette di grossa cilindrata che, soprattutto nei fine settimana, percorrono la statale 163 scambiandola per l’autodromo di Monza – ha scritto Caso – L’ennesima tragedia verificatasi a Praiano, e che ha strappato alla vita un giovane padre, segna un punto di non ritorno. Praiano vive questo problema in modo drammatico poiché il centro del paese è compreso in circa 700 metri. Qui si realizza gran parte della vita sociale: dalla chiesa alla scuola elementare. E poi la farmacia, le poste oltre a varie attività commerciali e importanti strutture ricettive. E le scorribande dei centauri sono un pericolo per tutti. Che si aggiunge all’atavico problema della viabilità». La sindaca, secondo la quale «un appropriato livello di sicurezza rappresenta, quindi, un elemento decisivo per lo sviluppo sociale ed economico del territorio», invoca la convocazione urgente di un tavolo tecnico «in modo da fronteggiare, congiuntamente ed in modo appropriato e concreto, la problematica, per una efficace risposta alla crescente richiesta di sicurezza dei cittadini». Intanto a farsi largo in queste ore sui social è la proposta di vietare nei week end, nei prefestivi e nei festivi il transito delle moto di grossa cilindrata dei non residenti. «In tali giorni la Costiera diventa meta di raid organizzati e, tra tanti motociclisti corretti, purtroppo ci sono gli incoscienti che scambiano la strada per il circuito del Mugello» dicono alcuni residenti che invocano provvedimenti drastici.”
I cittadini chiedono maggiore sicurezza, Positanonews lo sta scrivendo da anni, prevedendo, tra l’altro, l’installazione di dissuasori di velocità e telecamere. In molti asseriscono che interventi del genere non possano essere fatti trattandosi di una Strada Statale di competenza dell’ANAS ma, a questo punto, ci chiediamo perché non si possa intervenire – anche eventualmente in deroga a regolamenti esistenti – se lo scopo è quello di salvare delle vite umane. Quanti morti bisognerà ancora contare e quante famiglie dovranno ancora versare lacrime di dolore prima che venga fatto qualcosa?
La Statale Amalfitana 163 è senza ombra di dubbio una delle strade panoramiche più belle al mondo che regala scorci unici e da cartolina. Da Piano di Sorrento verso Positano, Praiano, Amalfi, Ravello un susseguirsi di curve e panorami mozzafiato della Costiera amalfitana patrimonio Unesco. Ma, al contempo, è anche una delle strade più pericolose a causa dei numerosi tornanti che, in alcuni punti, riducono la visibilità. E’, quindi, indispensabile percorrerla con attenzione e nel rispetto di tutte le norme del Codice della Strada, in particolare non superando i limiti di velocità consentiti e non effettuando sorpassi.
Purtroppo sono tanti gli incidenti stradali che si verificano sulla Statale e molti di questi sono causati proprio dalla velocità eccessiva e dalle incaute manovre di sorpasso. Percorrendo la S.S. 163, infatti, non è difficile vedere autoveicoli e motoveicoli che, incuranti della striscia bianca continua, si lanciano nel sorpasso di altri mezzi invadendo l’opposta corsia di marcia con il rischio di trovarsi di fronte un veicolo proveniente dal senso opposto.