“Venne a morire nella stanza del mio hotel per essere cremato a Praiano”. Suela racconta la notte del 16 luglio
“Lo scorso 16 luglio un cliente decise di passare le sue ultime nella stanza dell’hotel, voleva essere cremato a Praiano”. SuelaCimino, titolare dell’hotel Margherita, non dimenticherà mai quella notte. “Ricordo ancora che sua moglie, soffriva di perdite della memoria. Erano in stanza insieme. Venne a chiamarmi nel cuore della notte perché il marito si era sentito male in hotel. Non ricordava neanche il numero della stanza”. Era un affezionato cliente romano. La sua vita era segnata da un cancro terminale. Dopo una ultima cena trascorsa con gli amici il ritorno in camera. “Gli sono stata vicino fino alla fine – racconta Suela- quell’uomo mi ricordava mio padre. Anche lui, quando avevo trent’anni, ci ha lasciati per un cancro”. Tanta umanità e forza. “La stanza era piena di sangue, ma non ho mai tentennato. Gli ho dato conforto fino all’ultimo respiro. E poi abbiamo aiutato la famiglia nelle sue ultime volontà: la cremazione”.
L’ospitalità e una empatia sopra la norma, Suela entra nel cuore di tutti i clienti. Questa volta accompagna nell’ultimo viaggio un uomo consapevole di avere il destino segnato.
Poi racconta momenti più piacevoli e più lontani come quel soggiorno di ventuno anni fa della musicista giapponese Yoko Ono “tanta riservatezza e la ricerca affannosa di una maglietta del Napoli. Una persona semplice che mi è rimasta nel cuore. Nella sua stanza c’è ancora la dedica reciproca che si sono scambiate. Così come quel soggiorno di SolLewitt e i dipinti e gli schizzi sulle poltrone dell’hotel Margherita con il mare sullo sfondo. Anche all’artista minimalista statunitense ha dedicato la stanza che ha occupato. Tante testimonianze di ospitalità e dedizione, anche smisurata, per i clienti. Una donna di rara sensibilità e coraggio.