A Gaza giornalisti nel mirino, la vicenda di Wael Dahdouh che ha visto morire figli e moglie ci scuote, perchè il mondo non si mobilita come per l’Ucraina? foto

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A Gaza giornalisti nel mirino, la vicenda di Wael Dahdouh che ha visto morire figli e moglie ci scuote, perchè il mondo non si mobilita come per l’Ucraina?

E’ una domanda retorica ovviamente. L’occidente, l’ Europa, sotto la spinta degli USA che hanno tutto l’interesse a coinvolgere, e indebolire, l’Europa, e scontrarsi contro la Russia , si è mobilitato contro l’invasione dell’Ucraina, una guerra ingiusta, che condanniamo, e vede uno Stato contro uno Stato.

Qui siamo a un massacro dopo una reazione giusta o ingiusta che sia, si sta arrivando a un vero e proprio eccidio. Uno Stato contro un popolo inerme fondamentalmente non identificabile con Hamas .

Che si voglia nascondere una strage è anche evidente nel fatto che sono tanti i giornalisti a essere uccisi, finora una settantina. E’ chiaro che una foto, un video, una documentazione, possono fare più di una bomba, sensibilizzare la comunità internazionale, ma gli interessi sono superiori. Con l’Ucraina tutti contro la Russia che invade, e va bene, ma con Israele, che  ha legittimamente il diritto di difendersi, ora non si è superato ogni limite consentito dal vivere civile, se non proprio dalle regole internazionali?

Fra le tante cose che mi ha colpito è stato il corrispondente  da Gaza di Al Jazeera, Wael Dahdouh, ha scoperto in diretta tv che la moglie e i due figli minorenni, di 15 e 6 anni, sono morti dopo essere stati colpiti da un raid israeliano.

Le strazianti immagini hanno fatto immediatamente il giro dei social media. Wael Dahdouh ha ricevuto la notizia che la sua famiglia è stata letteralmente distrutta mentre era in diretta su Al Jazeera, la tv del Qatar dove lavora come corrispondente e direttore dell’ufficio del canale a Gaza. Da giorni stava seguendo per i telespettatori l’aggressione israeliana alla Striscia.

Lo stesso corrispondente ha appreso ora della morte del figlio, anche lui giornalista, mentre si trovava su un mezzo colpito da un missile.

Risulta incomprensibile, se non per una bieca logica di potere e di parte, il perchè il Mondo non chieda di fermarsi e invocare un tavolo di Pace.

E il silenzio della stampa occidentale, europea, italiana, che dovrebbe denunciare e invocare tutti i giorni lo stop alle armi, è colpevole.

Il silenzio degli innocenti è la cosa che più fa paura, diceva Martin Luther King.

Solidarietà ad Al Jazeera e a tutti i giornalisti , pietà per queste vittime, da Positanonews terra di turismo e pace da qui da Amalfi partivano i Cavalieri di Malta per creare ospedali e non usare armi. Davvero impossibile tacere se si è onesti

 

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