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Andrea Sannino spera di portare un po’ di speranza con la sua musica ai detenuti di Poggioreale; l’incontro ieri con 40 detenuti e le loro famiglie; l’autore di ‘Abbracciame’ racconta dietro le grate del penitenziario in poco più di un’ora, con parole e note, la sua carriera e la sua storia da scugnizzo di periferia ad artista affermato grazie all’amore per la musica.
Dice di lui all’Ansa: “Sono cresciuto nel vicolo Santa Rosa a Ercolano in un quartiere popolare; un’infanzia difficile in un contesto difficile ma la mia famiglia è stata un ‘faro’. Si può cambiare il proprio destino, si possono superare gli ostacoli, occorre crederci. Con l’amore che è il motore della vita. Amore e cultura abbattono gli handicap, la redenzione è possibile”.
Oggi, trentottenne, con la moglie Marinella e due figli, Andrea Sannino sta vivendo momenti fortunatissimi per la sua carriera: è impegnato con il tour del musical ‘Mare Fuori’ (nel carcere napoletano porta la sua esperienza in teatro che racconta proprio della vita dura dietro le sbarre e della voglia di rinascita) reduce da quasi un mese di rappresentazioni nel Teatro Augusteo di Napoli, che ora continueranno ripartendo dalla Sicilia.
L’evento di ieri era per i detenuti che stanno seguendo un corso di scrittura creativa e che in questi giorni hanno scritto lettere all’artista in cui hanno descritto cosa significhi per loro un “abbraccio”, in riferimento alla canzone simbolo di Sannino, che è stata una delle colonne sonore durante il periodo della pandemia; rielaborata, è interpretata anche dalla cantautrice Fiorella Mannoia.
L’evento è stato organizzato dall’associazione Liberi di Volare odv e dalla pastorale carceraria don Elvio Damoli.
(foto da archivio)