Anno 2024: “Ubi Maior, Minor Cessat”.
La meritoria iniziativa di un gruppo di cittadini di Minori, che recentemente hanno presentato, alla Procura della Repubblica, una segnalazione circa l’esistenza di ampie cavità sotterranee nel costone roccioso tra Minori e Maiori, sembra aver attivato gli enti competenti, sulla necessità di effettuare dei dettagliati studi geologici.
La realizzazione della galleria in quell’area infatti, potrebbe rappresentare un serio rischio per la stabilità del terreno, a causa dell’impatto delle cavità sotterranee sulla sicurezza strutturale della galleria stessa, oltre che dell’abitato sovrastante.
La necessità di disporre di un’aggiornata mappatura delle cavità, oltre all’analisi dei rischi di frane o crolli, permetterebbe anche una valutazione di carattere speleologico sul valore ambientale di queste cavità ancora inesplorate.
In prossimità dell’imbocco della galleria inoltre, esiste la “Grotta dell’Annunziata”, dichiarata da 1990 monumento nazionale con vincolo ambientale, che induce ad aumentare ulteriormente l’impegno cautelativo circa le scelte da assumere, da parte di tutte le autorità preposte proprio alla tutela dei beni storico-ambientali, nei territori riconosciuti di valenza mondiale unesco.
La materia sulla quale ci si sta apprestando ad operare con il progetto di una galleria ad alto impatto ambientale, la cui inutilità è stata accertata sia dalla cittadinanza che dalle stesse amministrazioni locali, richiede in ogni caso un accurato approfondimento preventivo, mirato alla tutela sia delle testimonianze storiche oggetto di vincolo, che dell’ecosistema dei terrazzamenti anch’essi oggetto di vincolo paesaggistico-ambientale, entrambi minacciati da una struttura così tanto complessa urbanisticamente.
Ci si chiede se l’auspicata collaborazione tra Ministero della Cultura, Anas, Soprintendenza, Regione Campania, Amministrazioni locali e la moltitudine infinita di tecnici implicati, stia già funzionando in questa fase propeteutica. Realisticamente, tenendo conto della lentezza della macchina della burocrazia locale, forse è più corretto immaginare che possa trattarsi semplicemente solo di una fase in incubazione!
Un segnale che tale percorso virtuoso sia stato già intrapreso, è rappresentato invece da indagini effettuate dai tecnici di una postazione mobile, al lavoro al porto di Maiori il 15 dicembre scorso, nell’ambito del progetto Tecno in s.p.a. M.I.S.E.N.O. per la raccolta di preziosi dati idrogeologici, relativi proprio al costone montuoso della Grotta dell’Annunziata.
Presumibilmente anche i rilevamenti effettuati il 19 gennaio 2024 con variazioni alla circolazione veicolare, e quelli annunciati per la notte di martedì 23, con chiusura stradale totale in località Torre Mezzacapo, comprendono quelle “famose” indagini geognostiche e geofisiche, essenziali al proseguimento, alla rinuncia o al possibile ridimensionamento della futura galleria.
Non si può negare tuttavia che la cittadinanza sia molto preoccupata, tant’è che i rumors palesano già la possibile astensione alle prossime consultazioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale di Minori, una sorta di patto solenne a “non andare al voto”.
Questa volta però è tutt’altro che un invito ad “andare al mare”, come quello di buona memoria fatto nel secolo scorso, ma piuttosto una doverosa risposta civile che, in assenza del referendum comunale a suo tempo promessogli, senza fracasso e rispettosamente intende lo stesso esprimere il proprio rifiuto ad una deleteria e faraonica opera.
Lo scontento dei cittadini è comprensibile, tenuto conto anche di un “misterioso” documento Arpac a firma di una funzionaria responsabile, che avvertirebbe di ulteriori pericoli inerenti l’opera, di cui però non è stato reso noto il contenuto.
Di questo presunto “parere negativo” se ne accenna oggi in un articolo di questo giornale a firma del minorese Gaspare Apicella, voce autentica e storico albergatore di Minori, insignito da Positanonews per il 2023, con una targa di “Riconoscimento per la sua dedizione nell’interpretare e rappresentare con passione, il cuore pulsante della comunità locale“.
Si può immaginare che la suddetta “lettera”, si riferisca al possibile rischio di inquinamento atmosferico, ed alle sue ricadute sulla salute pubblica in prossimità degli imbocchi del tunnel, pertanto sarebbero doverosi degli ulteriori approfondimenti.
Il silenzio sull’opera del famigerato tunnel da parte dei candidati, vecchi, nuovi e riciclati, sta aumentando ulteriormente le insicurezze della comunità locale, anche sul piano del futuro dell’economia locale: finora i candidati a sindaco nel comune minorese infatti, seppur visibilmente contrari alla sua realizzazione, non mostrano ancora di aver elaborato strategie utili concrete, per contrastare questo stravolgimento annunciato del nostro territorio costiero.
Aspettiamo fiduciosi nuovi inutili aggiornamenti sulla vicenda di questo “Tunnel della discordia“: alla fine certamente avrà prodotto solo una copiosa sfilza di parcelle, ma forse suo malgrado permetterà di guardare in modo nuovo la realtà.
Per la serie: la speranza è l’ultima a morire!
Alla luce della ri-scoperta del pregio monumentale ed ambientale che si possiede, e delle nuove consapevolezze, la gente reale che non crede nelle FITTIZIE TUTELE ma nemmeno nell’IMMOBILISMO, apre la “porta” ad una nuova visione del futuro.