Capri e area marina. Vincenzo Mellino “Proibizionismo è pura follia”. E ricorda quando da Amalfi e Massa Lubrense bloccarono Marina Piccola

Capri e area marina. Vincenzo Mellino “Proibizionismo è pura follia”. E ricorda quando da Amalfi e Massa Lubrense bloccarono Marina Piccola. Riprendiamo interessanti post di Vincenzo Mellino di riflesssione sull’area Marina protetta a Capri che dovrebbe limitare gli sbarchi nell’isola della Campania, ma a ben vedere il traffico marittimo limitato sarebbe quello dei piccoli operatori, charter, mentre le Vie del Mare, che portano due milioni di sbarchi alla sola Positano, per intenderci , non verrebbero limitati. Mellino è davvero una fonte di informazioni sull’isola davvero molto interessante, da ringraziale

“Nel 2015 tre compagnie marittime di Massa Lubrense e Amalfi bloccarono lo sbarco a Marina Piccola (foto1) perché tramite ordinanza comunale gli fu ordinato di interrompere immediatamente gli approdi a Marina Piccola , loro addirittura replicarono : se le cose resteranno cosi verra bloccato il porto di Capri per protesta per 50 dipendenti che se la vicenda non si sblocca resterebbero senza lavoro. Quindi addirittura abbiamo permesso a compagnie marittime di terraferma di venire qui sull’isola a scioperare e a dirci cosa possiamo e cosa non possiamo fare ? Ma vuoi vedere che Capri è una colonia della penisola Sorrentina e dintorni ? Perché alla fine hanno vinto loro e sappiamo tutti cosa è diventata Marina Piccola attualmente (foto2) , molto probabilmente non abbiamo bisogno di un area marina protetta , ma abbiamo bisogno di ridare il comando dell’isola ai capresi .

I lavori al molo Banchinella (foto1)per il ripristino e la messa in sicurezza furono pagati dalle compagnie marittime, quindi incassarono il potere di fare quello che gli pare sull’isola , probabilmente già lo facevano , come infatti già alle loro biglietterie era già possibile acquistare voucher per i giri dell’isola (foto2) , adesso guardando la prima proposta di zonazione (foto3) l’unico tratto che non sarà di interesse dell’area marina protetta sarà il porto , quindi adesso miei cari ambientalisti , ma veramente ci volete far credere che il mio gozzo di 40 Cv inquini di più di una nave o di un aliscafo (foto4). Abbiamo la fortuna di vivere in un paradiso , dove le persone di tutto il mondo vengono qui per ammirare le nostre bellezze naturali, quante proposte di matrimonio sono state fatte nei pressi dei faraglioni (foto5) , ora perché negare questa magia ai nostri ospiti ? O veramente dobbiamo credere che facendo zona rossa il tratto dei Faraglioni fermerà l’erosione della roccia !? Regolamentate come meglio credete , ma il proibizionismo è pura follia .


Ormai ogni settimana un nuovo “scienziato” con stipendio fisso si sveglia e dalla sua comoda scrivania pensa mo sai che faccio , scrivo un bel articolo su quanto sia indispensabile l’area marina protetta a Capri . Peccato che poi non ci spiega quale sarebbe l’offerta turistica che Capri offrirebbe ad un eventuale turista , cosa dovrebbero fare le 10.000 persone che sbarcano sull isola la fila della funicolare o quella della grotta azzurra? Per quale motivo dovrebbero ancora venire turisti se le maggiori attrazioni dell’isola saranno proibite . Perché non ci spiega come sia possibile che Capri ha ben due bandiere blu e ciò sta a significare che la qualità delle acque marine è ottima e probabilmente tutto questo allarmismo e solo la loro egoistica pretesa di uscire la domenica in barca senza essere troppo disturbati . C’è da chiedersi come mai questi nuovi scienziati di ultima generazione non si sono mai espressi con articoli su Repubblica su problemi seri che affliggono i residenti , allora teniamoci malati costretti ad andare avanti e indietro a farsi la chemio terapia , teniamoci madri partorienti che si avviano sulla terraferma settimane prima del parto , teniamoci l’impossibilità di raggiungere la terraferma appena c è un po’ di mare , teniamoci sti falsi residenti che ci fanno la morale, ecc ecc l’importante è fare l’area marina protetta tutto il resto poco conta . Magari un giorno qualcuno ci spiegherà cosa ha fatto la politica locale per frenare l’invasione di barche dalla terraferma da 10 anni a questa parte , probabilmente è rimasta a guardare , eppure bastava chiudere lo sbarco a Marina piccola e chiedere un presidio maggiore da parte della guardia costiera magari con più unità intorno l’isola per limitare la velocità di navigazione sotto costa.
Ovviamente l’area marina protetta porterà il tracollo di molti e il giovamento dei percettori di stipendio fisso , chi vi racconta il contrario mente .”