Castellammare di Stabia: grande successo delle visite al cantiere del Museo “Libero D’Orsi”

26 gennaio 2024 | 10:14
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Castellammare di Stabia: grande successo delle visite al cantiere del Museo “Libero D’Orsi”

“Raccontare i cantieri” è l’iniziativa voluta dal Parco Archeologico di Pompei, che consente di visitare i cantieri ub corso presso i principali siti archeologici gestiti dalla direzione Pompeana. L’iniziativa, alla terza edizione, è partita il 19 ottobre dello scorso anno e durerà fino al 1° febbraio 2024. In pratica ogni giovedì  è possibile visitare i seguenti 11 cantieri di restauro dei seguenti scavi: il Tempio di Iside, la regio IX, l’Insula dei Casti amanti, la casa di Leda e il cigno, l’Insula Occidentalis, e lo scavo di Oplontis a via dei sepolcri; ma anche le messe in sicurezza della casa della Fontana Piccola e i progetti di allestimento dei granai del Foro, dei depositi di Porta Nola, dell’antiquarium di Boscoreale, e il restauro della torre colombaia e i depositi della Reggia di Quisisana a  Castellammare di Stabia. 

E’ l’occasione per conoscere la delicata e al tempo stesso complessa attività di scavo, di messa in sicurezza, restauro e manutenzione, attraverso il racconto e la visione in diretta degli esperti sul campo, archeologi, architetti, restauratori e ingegneri. Ma anche un’occasione di poter fruire in anteprima assoluta di dimore di eccezionale pregio e raffinatezza o di straordinaria condizione di ritrovamento. Con un post sulla pagina facebook i dirigente del Parco Archeologico di Pompei spiegano lo scopo  e le modalità dell’iniziativa. Ecco il testo del post:

“Questa mattina (ieri mattina n.d.r.) si è tenuto un nuovo appuntamento con “Raccontare i cantieri”: i grandi cantieri di Pompei raccontati al pubblico. I possessori della MyPompeii Card hanno visitato il cantiere presso la Torre Colombaia e i Depositi del Quisisana. A breve infatti vi sarà l’apertura dei Depositi del Museo Archeologico “Libero D’Orsi”, attualmente sono in corso i lavori per l’allestimento.
I depositi, che saranno visitabili e aperti alla pubblica fruizione, sono stati ideati e progettati non solo come luoghi deputati alla conservazione di un patrimonio archeologico sconosciuto ai non addetti ai lavori ma anche come spazi dedicati alla conoscenza e alla condivisione, aperti al pubblico e alle professionalità più diverse per lo studio e per il lavoro. Tutti gli ambienti sono stati progettati per essere fruibili al pubblico, suddivisi in spazi perennemente accessibili e spazi fruibili con aperture occasionali : l’obiettivo è quello di accompagnare il visitatore in un inedito “dietro le quinte”, nel cuore pulsante di un lungo processo conoscitivo e scientifico che va dallo scavo del reperto fino alla sua musealizzazione”.