Castellammare di Stabia: infermiera aggredita al San Leonardo
Con un precedente articolo vi abbiamo dato conto dell’aggressione di un’infermiera da parte da parenti di un paziente. Una aggressione violenta avvenuta al Pronto Soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Qui, familiari di un paziente l’hanno brutalmente malmenata mentre svolgeva il suo compito nell’area Codici Rossi. La donna è stata colpita con pugni ed ha subìto gravi danni alla sua persona, tra i quali la perdita di un dente. Naturalmente, consumato il brutale assalto i vandali aggressori sono spariti, lasciando dietro di loro una scia di sangue e l’infermiera a terra. Ora sono in corso le indagini della polizia per individuare i colpevoli. L’aggressione viene riportata anche sulla pagina facebook di “Nessuno tocchi Ippocrate”, da sempre vicina al personale sanitario vittime di aggressioni negli ospedali, che pubblica anche la foto dell’infermiera sanguinate. Noi ve la proponiamo per far vedere ai nostri lettori di quale e quanta violenza sono capaci le bestie umane.
Nell’aggressione la donna ha riportato la frattura dell’incisivo superiore destro mediale, l’infrazione delle ossa nasali, una ferita lacero contusa al labbro superiore, suturata con un punto riassorbibile, una vistosa tumefazione al lato destro del volto, una lombalgia post traumatica e un severo stato di agitazione psicomotoria. La prognosi è di 25 giorni salvo complicazioni.
Nel frattempo il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo e il direttore di presidio Massimo Maiolo con un comunicato hanno espresso tutta la propria solidarietà e la vicinanza alla vittima.
“Siamo stanchi delle violenze – scrive il direttore generale – chiediamo l’immediata attivazione del drappello di polizia all’interno del presidio. Arrivati a questo punto la militarizzazione degli ospedali è l’unica strada percorribile. Ogni giorno gli operatori sanitari raggiungo il posto di lavoro per curare e non certo per rischiare la vita. Naturalmente, nel percorso giudiziario che seguirà questo atto di violenza, come azienda ci costituiremo parte civile”.