Castellammare di Stabia: la processione di San Catello dedicata al lavoro e alla comunità
Sono stati il lavoro e l’uomo al centro del tradizionale discorso fatto dall’arcivescovo Francesco Alfano dal palco allestito all’interno della Fincantieri a Castellammare di Stabia. “Questo è un appuntamento tradizionale e sentito all’interno della festa di San Catello e della processione che viviamo sempre con intensità ed emozione – ha detto l’arcivescovo Alfano – e ascoltare oggi qui le parole che pronunciò Papa Giovanni Paolo II oggi santo, che proprio in questo luogo venne a tenere la sua visita e il suo incontro col mondo del lavoro e la città di Castellammare di Stabia, con la nostra terrà più di 30 anni fa, che in tanti l’hanno vissuto e lo ricordano e portano nel cuore quel messaggio, è veramente per noi motivo di orgoglio e responsabilità. Si il lavoro, da questo luogo, simbolo fortissimo della città e non solo, noi ascoltiamo e lanciamo questa, non come una parola slogan o una parola di moda, una parola problematica, ma una parola che si interpreta e ci rende tutti uguali nella dignità, nella libertà, nella responsabilità di trasformare la società e il mondo per renderlo più giusto, più fraterno, più bello come questa terra ci ricorda quotidianamente per il concentrato di bellezze che come uno scrigno custodisce. Il Lavoro legato all’impegno di ciascuno di noi, il lavoro che permette ad ogni persona di crescere, sviluppare se stessi, realizzarsi. Il lavoro che ci fa uscire dai nostri piccoli mondi, a volte troppo chiusi in se stessi, e oggi ne avvertiamo tutta la drammaticità. Il lavoro che ci unisce nella stessa responsabilità di trasformare realmente la società per essere una sola comunità. Il lavoro che si fa rispetto per ogni persona, che si fa aiuto a chi da solo non ce la fa, il lavoro che permette di sviluppare le energie migliori di una comunità, di un popolo, non è un proclama…”. Terminata la visita alla fabbrica della Fincantieri, dopo la preghiera di Don Antonino e il discorso dell’arcivescovo la processione ha proseguito il suo cammino per le strade dell’acqua della Madonna e del centro antico fino a fare ritorno nella cattedrale dove la statua di San Catello era attesa da migliaia di fedeli.