Crisi edicole di rivendita giornali: spariti 2700 punti vendita, 540 nella sola provincia di Napoli
In soli quattro anni sono scomparse in Italia quasi 2.700 edicole, a testimonianza della crisi dell’editoria e del cambiamento delle abitudini di lettura della popolazione I dati di Unioncamere-Infocamere, elaborati sulla base delle informazioni del registro delle imprese, riflettono il forte calo della presenza di edicole sul territorio nazionale riflette ed evidenzia una tendenza allarmante. Tra il 2019 e il 2023, il numero di edicole in Italia diminuisce di oltre il 16%, con un calo netto di 2.667 unità. Questo calo è particolarmente significativo se si considera la diminuzione del 18,6% del numero di titolari privati: alla fine di settembre 2023, le edicole nel Paese erano circa 13.500, contro le oltre 16.000 di settembre 2019. Questi dati illustrano chiaramente la grave crisi in cui versa il settore delle edicole, alimentata principalmente dal calo delle vendite dei giornali stampati. L’apertura di nuove edicole è diventata una rarità, contribuendo ulteriormente a questa tendenza al ribasso. Bolzano e Sondrio sono le uniche eccezioni, con un aumento netto dovuto all’apertura di nuove edicole negli ultimi quattro anni. La maggior parte dei cantoni ha invece registrato un calo significativo, con la chiusura di oltre un terzo delle edicole locali in località come Isernia, Trieste e Ancona. Roma, Torino e Milano sono state le più colpite in termini di numero assoluto, con Roma seguita da Torino (303 punti vendita), Torino (-138 punti vendita) e Milano (-129 punti vendita). In Campania sono sparite 890 realtà. Nella provincia di Napoli 540 edicole hanno chiuso i battenti. Questa situazione non è solo una sfida per chi preferisce i giornali stampati a quelli digitali, ma ha anche un impatto sull’occupazione femminile nel settore. Le donne rappresentano oltre il 37% delle imprese di edicola, un dato significativamente superiore alla media nazionale delle imprese gestite da donne (circa il 22%). Tuttavia, il numero di edicole di proprietà di donne sta diminuendo ancora più rapidamente della media nazionale, con un calo di quasi il 20% in quattro anni. Nel frattempo, i giovani di età inferiore ai 35 anni sembrano essere meno interessati a gestire edicole, rappresentando solo il 5,9% delle attività del settore. Questo dato indica che i giovani imprenditori non sono attratti da questa attività, un fattore che potrebbe influenzare il futuro delle edicole in Italia. In conclusione, il calo delle edicole riflette non solo la crisi economica del settore editoriale, ma anche il cambiamento delle preferenze di consumo e dei modelli occupazionali della popolazione italiana. Per affrontare questa sfida sono necessarie strategie innovative in grado di adattarsi alle mutevoli dinamiche del mercato editoriale e alle abitudini di lettura della società contemporanea.