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Don Tonino Palmese oggi a Sant’Agnello per Annalisa Durante “Il carcere esperienza di umanità”

10 gennaio 2024 | 22:25

Don Tonino Palmese oggi a Sant’Agnello per presentare il calendario solidale “Un anno insieme, ricordando Annalisa”
Oggi, mercoledì 10 gennaio alle ore 18:00 presso la Sala consiliare del Comune di Sant’Agnello è stato  presentato il calendario solidale 2024 “Un anno insieme, ricordando An­nalisa”, vincitore della IV edizione del premio scolastico nazionale “Un’opera per Annalisa” sezione “All’Università”. Per noi di Positanonews è stata l’occasione di incontrare e conoscere un grande personaggio come Don Tonino Palmese, ringraziamo per questo l’amministrazione sia per un’iniziativa volta alla legalità, sia per aver potuto incontrare questo parroco che incarna proprio quello che crediamo debba essere un prete, un uomo che porge la mano e l’orecchio a chi soffre.

Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Napoli: un garante che è anche sacerdote è già allenato all’empatia e alla compassione. Nominato all’inizio dell’estate, per anni è stato volontario in carcere e si è occupato di giustizia riparativa

È stato nominato garante dei diritti dei detenuti del Comune di Napoli il giorno prima della festa di San Basilide, patrono degli agenti di custodia, don Tonino Palmese, e forse non è un caso. Come San Basilide, infatti, nel 200 circa era un soldato addetto a scortare i condannati fino al luogo del supplizio, così don Tonino oggi accompagna i detenuti nel loro percorso di vita prima dentro e poi fuori dalle mura degli istituti di pena. E lo ha sempre fatto: già direttore dell’Ufficio Giustizia e Pace dell’arcidiocesi partenopea, è stato a lungo presidente della Fondazione Polis con cui si è occupato dei familiari delle vittime della criminalità organizzata promuovendo tante iniziative sui temi cari alla giustizia riparativa: “come sacerdote ho un’arma in più: sono allenato a quell’empatia e a quella compassione che permettono di vedere la regalità di Dio nell’altro, anche in carcere, e consentono quindi di misurare tutto con il dovuto rispetto e alla luce dello spirito di servizio che non deve mancare mai”. “Ho visitato tutte e tre gli istituti della città (Poggioreale, Secondigliano e l’ipm di Nisida nda) e ho riscontrato che il disagio maggiore riguarda la qualità della vita, una vita che in queste strutture obsolete viene percepita come non più degna di essere vissuta – racconta – per fortuna ad alleviare un po’ queste situazioni ci sono i volontari e anche le istituzioni, pur con tutti i loro limiti”.
“L’uomo non è il proprio errore, ma un figlio di Dio destinato alla santità, per fortuna i padri costituzionali hanno dato un ruolo al carcere che non è solo punitivo”

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Antonino Coppola, del Vice Sindaco e Assessore alle politiche sociali Maria Russo e dell’Assessore alla pubblica istruzione Ester De Maio, è intervenuto  Giuseppe Perna, Presidente dell’associazione di promozione sociale “Annalisa Durante”;  interventi anche degli alunni del Liceo “Publio Virgilio Marone” di Meta. Ha moderato  Carmela Sicignano, docente e responsabile del progetto di educazione civica “Le Radici del Futuro” da sempre presente e attiva in questo campo.

L’Associazione Annalisa Durante è un’associazione senza scopo di lucro, costituita nel 2005 in risposta alla morte innocente della quattordicenne Annalisa Durante, avvenuta a Forcella il 27 marzo 2004 durante uno scontro armato tra esponenti di clan rivali.

L’evento scosse le coscienze di una larga parte della società civile, che non volle arrendersi alla violenza e alla sopraffazione. Su iniziativa di cittadini ed enti impegnati per la legalità nacque così l’Associazione Durante, al fine di mantenere viva la memoria di Annalisa e di promuovere, in suo nome, iniziative culturali e sociali per un riscatto morale e civile che da Forcella potesse propagarsi all’intera città di Napoli, e oltre.

La giovane età di Annalisa invita, in particolare, a parlare al mondo dei più piccoli, proponendo loro modelli di educazione sociale e di cittadinanza attiva, che passano attraverso il gioco, la lettura e gli interessi che caratterizzavano la vita stessa di Annalisa Durante.

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