Flash mob No Tunnel Minori-Maiori: Cronaca di “Una festa di passione e democrazia”.
Ieri sera a Minori, sul Lungomare California, nello slargo lasciato sgombro dalla Fontana dei Leoni, “opportunamente” spostata perché d’intralcio al futuro imbocco del “Tunnel della discordia“, i promotori del flash mob avevano dato alle ore 22, l’appuntamento per un corteo pacifico fino a Maiori, dove in località Torricella, sarebbe previsto il “buco” nella montagna del famigerato tunnel.
Solo con alcuni giorni di anticipo, i cittadini erano stati informati del blocco totale della circolazione stradale sulla statale costiera, tra i due comuni di Minori e Maiori, per consentire nella notte, che i tecnici eseguissero le approfondite indagini geodiagnostiche, decisive per proseguire od interrompere l’iter della realizzazione del tunnel.
La notizia è stata come una doccia fredda, e nonostante l’atmosfera di “fratellanza” delle feste appena trascorse, seppur con così poco tempo per organizzarsi, la piccola comunità minorese, ha risposto all’appello, ne ha colto la sincerità, ha compreso istintivamente che questa volta il proprio orientamento politico andava messo da parte, e che ieri sera sarebbe stata finalmente l’occasione per mostrare il profondo dissenso nei confronti di un progetto, imposto dall’alto nel ben noto stile del governariato in carica, che usa trattare i cittadini con il “lanciafiamme”.
Nel piccolo borgo già dalla mattina si percepiva nell’aria un’energia diversa dal solito, un malcelato silenzio più accentuato di sempre, l’un l’altro si cercava un’espressione o una parola anche solo accennata ma sufficiente a far scoccare la scintilla, ed ecco che con poche ma significative parole, la direzione del pensiero collettivo convergeva sempre nella stessa direzione: è stato un errore… fanno bene i ragazzi a partecipare… sono mamma e ci tengo al futuro di questa terra, per i miei figli… a quest’ora potevamo avere la funicolare per Ravello invece di questo buco nero… peccato che non ci posso andare, perché domani mi alzo presto per lavoro… sai che traffico col quel buco su questo mozzico di lungomare… sarà uno sconbino… dopo questo io a votare non ci vado più… un paese coi turisti in un’unica coda di auto bloccate da fuori ‘sto Tunnel a Torre Paradiso…
È alla spicciolata che alle 22, in tanti scendono fino al mare, in piccoli gruppetti, da soli o a braccetto, si guardano l’un l’altro contenti di scoprire tante facce note di persone come loro, solitamente schive e tranquille, di tutte le età, notoriamente anche schierate politicamente come te, ma tante anche dall’altra parte, e proprio come annunciato è una festa, senza strumentalizzazione di parte, tutti concordi nell’unico desiderio di poter difendere le proprie idee senza paura, apertamente, e senza falsità.
Per un borgo così piccolo e così tanto “diversamente giovane” è un messaggio importante, ed in tanti tengono alzati i cellulari accesi a riprendere la “propria” diretta, quella “speciale” passeggiata notturna da poter condividere con nonni, genitori, zii, anziani e bambini rimasti a casa e dargli virtualmente l’opportunità di passeggiare anche loro lì, con l’animo spinto dall’autentica emozione di stare a fare la cosa giusta: dire “NO” a quel tunnel…
Alla testa del pacifico corteo di circa quattrocento persone, c’è un primo gruppo, poi gli altri con i loro striscioni preparati in tutta fretta, “SCUOLA SANITÀ E TRASPORTI – NO TUNNEL – CONSERVA NON DETURPA!” , e dietro tanti amici, facce note e meno note, che si avviano sparpagliate e poi si uniscono compatte lungo la statale, sulle note della canzone “Brigante se more”, nella melodia della tammorra del gruppo popolare di Tramonti “A Paranz r’o Tramuntan”, che ha voluto portare spontaneamente, anche l’allegria ed il calore in quelle ore fredde della sera.
L’auto dei carabinieri con la sua luce blu accesa segnala quell’insolito corteo, sembra quasi condividere tacitamente l’intento, ed il loro supporto è prezioso per gli automobilisti di passaggio, che tuttavia appaiono per nulla infastiditi di quell’anomala sosta forzata, anzi ammiccano curiosi dai finestrini, alcuni sorridenti si informano interessati da quella festosa novità.
L’obbiettivo è stato pienamente raggiunto, e come promesso si è trattato proprio di “Una festa di passione e democrazia”, un grande risultato ed un segnale positivo come non si vedeva da tempo nin solo a Minori, ma in tutta la costiera, non escludendo in futuro la possibilità che questo messaggio possa travalicare anche i confini del comprensorio costiero, giungendo a livello nazionale, trattandosi di uno dei siti unesco più amati in Italia.
In chiusura della manifestazione, prima che i minoresi riprendano da Maiori la strada del ritorno, Christian de Iuliis e Stanislao Balzamo, due tra gli animatori della serata, comunicano col megafono tra gli applausi finali di ringraziamento, che il flash mob è solo il primo di una serie di iniziative che verranno intraprese da quello che sarà il nuovo comitato da costituire a breve, ed invitando già da ora i cittadini a partecipare al prossimo evento, un’assemblea pubblica in cui si cercherà di fare chiarezza sullo stato dell’opera e sulle modalità per evitarne la realizzazione.