Giffoni: l’edizione 2024 del “Film Festival” rischia di saltare
L’edizione 2024 del Giffoni Film Festival rischia grosso e potrebbe anche non farsi. E’ lo stesso patron della manifestazione, Claudio Gubitosi a lanciare l’allarme: “Con 54 anni di onorata storia e tra le più belle avventure creative del mondo, quest’anno rischiamo seriamente di annullare o compromettere le nostre attività – dichiara lo stesso patron al giornale Salerno Today – Abbiamo condiviso tanti successi, ci siamo parlati tutti i giorni, ogni domenica mi seguite con affetto e attenzione e per questo vi ringrazio infinitamente. Non avrei mai voluto dirvi quello che sto per comunicarvi. A volte in questi anni e anche recentemente nelle relazioni locali, ho mantenuto freddezza, perseveranza, e ho cercato di gestire tutto senza mai lasciarvi un’ombra di dubbio”. Una situazione complicata e difficile dal punto di vista finanziario che lo stesso Gubitosi spiega così: “Oggi la situazione è diversa…….i Fondi di Coesione del Governo italiano e del Ministero che fa capo al Ministro Fitto non sono stati ancora assegnati alle Regioni del Sud e i finanziamenti per la cultura e per le attività produttive della Cultura come Giffoni fanno parte di questa linea finanziaria. – Siamo ormai a febbraio e non ci è dato di sapere quanto e quando la Regione Campania potrà disporre di queste risorse per poterle poi assegnare alle varie realtà della Campania. La programmazione, la scelta dei progetti, gli investimenti e gli impegni si prendono tra novembre e gennaio di ogni anno. La complessità di Giffoni obbliga questa tempistica. Una delle più grandi aziende culturali del mondo, unica nel suo genere, che ha portato benefici economici e sociali in un’area che era priva certamente di tutto questo, si trova in una situazione di sbandamento e di pericolose criticità”. In conclusione dell’intervista al giornale Salerno Today arriva anche l’amaro sfogo dell’ideatore del festival di Giffoni: “Il Sud merita rispetto, abbiamo lavorato tutti per anni affinché la nostra creatività e il nostro sapere potessero portare benefici ai cittadini, lavoro per i giovani, benessere e felicità. Nel contempo abbiamo dimostrato le grandi potenzialità culturali del Sud e della Campania. Come avete visto in questo momento di stallo tra il Governo nazionale e quello regionale sono intervenuto in modo forte e chiaro e la mia voce è stata ripresa da tantissimi quotidiani nazionali e locali, siti d’informazione ed agenzie di stampa. Sono stato l’unico a metterci la faccia tra gli operatori culturali del Sud. Confido nella vostra comprensione. Vi mobilito, facciamo sentire la nostra voce, azzeriamo le conflittualità e i partitismi nel bene comune. Vi invito a commentare qui le vostre reazioni, il vostro appoggio, l’amore che portate per la mia modesta persona, per il mio team, per Giffoni e per il Festival. I vostri commenti e condivisioni saranno utili per uscire fuori da questa palude. Siamo cittadini italiani e la nostra voce va ascoltata”.