Gino Doria e Massa Lubrense: 50 anni fa la morte
Il 11 gennaio 1975 si spegneva a Napoli Gino Doria, noto giornalista, scrittore e vicedirettore del primo giornale napoletano liberato, Il Risorgimento. A 50 anni dalla sua morte, la redazione cultura di Positanonews ha deciso di commemorare questo illustre personaggio con la pubblicazione di una foto inedita.
Biagio, detto Gino, nacque a Napoli il 26 ottobre 1888. Figlio di Eduardo, avvocato, e Giuseppina Minieri di Massa Lubrense, Doria coltivò fin da giovane una passione per la penisola sorrentina. La sua casa era un rifugio di cultura, con una biblioteca ricca di testi giuridici e classici italiani, latini e greci.
La sua curiosità si estese anche alla Napoli storica, che esplorava con lunghe passeggiate guidate dal padre. La passione per la lettura e le influenze di personaggi come De Blasiis e Di Giacomo lo portarono a intraprendere una carriera avventurosa nel giornalismo, collaborando con vari giornali in Sud America.
Contrario al regime fascista, Doria fu radiato dall’albo dei giornalisti nel 1927. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, divenne vicedirettore de Il Risorgimento. La sua attività giornalistica si affievolì, ma non la sua dedizione alla ricerca e alla produzione letteraria.
Nel 1945 assunse la direzione del Museo Nazionale di S. Martino al Vomero, contribuendo alla valorizzazione del materiale ivi raccolto. Nel 1961 fu nominato soprintendente alle Gallerie ed Opere d’arte della Campania.
Gino Doria, scomparso nel 1975, fu un poliedrico intellettuale, bibliofilo, saggista, storico, e esperto di arti figurative. La sua casa ospitava una biblioteca ora custodita alla Biblioteca Nazionale di Napoli, testimoniando il suo impegno nella conservazione culturale.
A 50 anni dalla sua morte, la redazione di Positanonews rende omaggio a questo straordinario personaggio, celebrandone la vita e l’eredità nel panorama culturale napoletano.