Incredibile a Partinico non si dedica il Liceo a Peppino Impastato ma si lascia un gerarca fascista. Parte la petizione online

24 gennaio 2024 | 22:23
Incredibile a Partinico non si dedica il Liceo a Peppino Impastato ma si lascia un gerarca fascista. Parte la petizione online

Incredibile a Partinico non si dedica il Liceo a Peppino Impastato ma si lascia un gerarca fascista.  Non solo, parliamo di un sostenitore delle legge razziali, già che vi sia stato intitolato il Liceo ci lascia basiti, a un martire della lotta alla Mafia, sembra incredibile questo che è successo in Sicilia, c’è davvero da non crederci  . Il liceo di Partinico resterà intitolato a Santi Savarino e non prenderà – come richiesto dal Consiglio d’istituto – il nome di Peppino Impastato, giornalista e militante di Democrazia Proletaria ucciso dalla mafia nel 1978, e della Felicia Bartolotta, che si è battuta per anni per dargli giustizia. Una decisione che ha scatenato tante polemiche. La Cgil Palermo, la Flc Cgil Palermo e la Camera del Lavoro di Partinico intervengono sulla decisione della giunta comunale di stoppare l’intitolazione del liceo a Peppino Impastato e alla madre Felicia Bartolotta.

“Stigmatizziamo la scelta anacronistica della giunta di mantenere il nome dell’istituto a Santi Savarino, malgrado la scuola si fosse già espressa per una diversa intitolazione. Ribadiamo l’importanza di riconoscere il valore della decisione già presa dal consiglio d’istituto e dall’intera comunità scolastica di intestare la scuola a Peppino Impastato e a Felicia Bartolotta – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino e il segretario della Camera del Lavoro di Partinico Tanino La Corte – Siamo a fianco della scuola e della loro volontà e non esiteremo a esprimere il nostro malcontento anche con una manifestazione pubblica. Auspichiamo che il consiglio d’istituto sia conseguente e dopo aver difeso la sua scelta già una volta adesso la riconfermi. A una nuova decisione della scuola, Comune e Prefettura possono solo opporsi, secondo la legge, se ravvisano elementi di particolare gravità e di ordine pubblico”.

Per Peppino Impastato è partita anche una petizione online firma qui Petizione · AL PREFETTO DI PALERMO: INTITOLI IL LICEO DI PARTINICO A PEPPINO IMPASTATO E A FELICIA · Change.org

Chi era Santi Severino

Nato nel 1887 a Partinico, comune dell’odierna città metropolitana di Palermo, giornalista, dal 1909 al 1925 fu redattore e redattore capo della Tribuna, e dal 1925 al 1926 capo dell’ufficio romano del quotidiano Il Secolo. Assunto come redattore capo della Stampa di Torino nel 1926, dal 1934 al 1940 lavorò nell’Ufficio romano dello stesso giornale[1].

Subito dopo l’emanazione delle leggi razziali fasciste, il suo nome comparve nell’elenco, pubblicato sui giornali, di 180 scienziati e 140 politici, intellettuali, scrittori e giornalisti che aderivano alla campagna razziale.[2][3]

Dopo il 25 luglio 1943, con la caduta del regime e l’arresto di Mussolini, il nuovo capo del Governo, il maresciallo Badoglio, lo nominò commissario dell’Ente Stampa con il compito di vigilare sulla eventuale pubblicazione di “notizie non autorizzate” e di procedere al sequestro dei giornali che se ne fossero resi colpevoli