Infermiera aggredita: Anna Procida racconta come è stata malmenata
8 gennaio 2024 | 17:18
Dalle foto si vedono chiaramente le lesioni procurate dai calci e i pugni subiti durante l’aggressione al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Lesioni che l’anno ridotta ad un mostro ed ha paura di ritrovarsi un domani in una situazione così difficile. Lei, una bella ragazza, appena 30enne, occhi scuri e capelli neri. Stimo parlando di Anna Procida, la vittima della bestia che l’ha presa a calci e i pugni e provocato la rottura di un dente, oltre al naso rotto e il muso gonfio come un palloncino. Insomma, la furia dell’energumeno ha lasciato segni evidenti.
“Sono un mostro ho le labbra gonfie, sono tutta rossa in viso e sono arrabbiata”, ha raccontato al Mattino la giovane infermiera. Ma che cosa ha scatenato l’ira dell’energumeno? “…..Solite situazioni di tutti i giorni, quattro persone erano in un’area di codice rosso vicino ad un paziente. Non potevano stare lì e affollare la sala così ho chiesto che uscissero e hanno cominciato prima a inveire e a offendere poi a picchiarci. Ero con mia sorella più piccola Mariarosaria, anche lei infermiera in pronto soccorso. Avevamo da poco iniziato il turno di notte, erano le 20.30, provavamo a mettere ordine nel reparto chiedendo ai parenti nelle stanze di spostarsi in sala d’aspetto. Un gruppo che si trovava vicino a un paziente ha cominciato a inveire. Erano lì dalla mattina, dovevano stare vicino al loro parente e che non si sarebbero spostati. Noi abbiamo insistito e loro dalle parole sono passati alle mani. Mia sorella è stata aggredita da una donna che le ha tirato i capelli e l’ha strattonata a terra, io sono stata portata fuori da un uomo che mi ha messo la mano sulla spalla dicendomi ‘vieni con me’ quando siamo arrivati all’uscio mi sono girata mi ha sferrato il pugno. Non ho avuto il tempo di scappare, mi ha preso a calci mentre ero a terra con il naso rotto. Il medico di turno mi ha soccorso e medicato mentre arrivavano le forze dell’ordine. Sono troppo arrabbiata, quello che è accaduto a noi è la quotidianità in pronto soccorso. Qualche sera prima ad un collega hanno rotto gli occhiali. La violenza da parte dei parenti è diventato un fatto ordinario”.