Infermiere aggredite: una signora a Rai 1, “…hanno fatto bene a menarvi, a mio figlio hanno dato un codice bianco e ha dovuto pagare il ticket!
Nelle feste di Natale e capodanno si sa diventiamo tutti più buoni, o quasi. Nel frattempo però l’escalation di violenza negli ospedale ai danni degli operatori sanitaria continuano come quella subita dalle sorelle Procida prese a calcio e pugni da un energumeno durante il loro servizio al pronto soccorso del nosocomio stabiese. Purtroppo gli episodi di violenza negli ospedali campani aumenta di giorno in giorno. Infatti come segnalato dalla pagina facebook “Nessuno tocchi Ippocrate” da inizio anno (in cinque giorni) nella nostra regione siamo già a 3 aggressioni. Dopo quella delle sorelle Procida a Castellammare di Stabia ce ne sono state altre 2. La seconda al San Giovanni di Dio, Asl 2 Napoli, e la terza a Villa dei Fiori ad Acerra. Le modalità sempre uguali con il personale sanitario in balia della violenza strisciante che fa il bello e il cattivo tempo. Purtroppo non ci sono solo problemi di organizzativi o di assenza di drappelli di polizia all’interno delle strutture. Il problema è molto più profondo, probabilmente culturale, come ha dimostrato la trasmissione de “La vita in diretta” andata in onda ieri pomeriggio su Rai 1 che si è interessata proprio di questo argomento dopo l’aggressione subita dalle sorelle Procida a Castellammare di Stabia. E mentre veniva intervistata l’infermiera malmenata a calci e pugni all’ospedale San Leonardo una signora al suo passaggio vicino alla vittima ha commentato: «Hanno fatto bene a menarvi, a mio figlio hanno dato un codice bianco e ha dovuto sborsare 25 euro per il ticket». Tutto questo purtroppo dimostra che in Campania il problema è soprattutto culturale e per invertire la rotta occorre cambiare la mentalità e l’educazione dei cittadini.