La Sublime atmosfera della chiesa del Carmine a Sorrento

20 gennaio 2024 | 20:10
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Al seguente link potete ammirare la chiesa del Carmine di Sorrento:
https://youtube.com/shorts/VFVDuT0H5D0?si=wyTF_rILa9Wc7eg7
Ed ecco la sua storia:
Il santuario della Madonna del Carmine è una chiesa monumentale di Sorrento, situata nel centro storico: edificata nel III secolo è stata ricostruita nel XVI secolo.

Una primitiva chiesa, come testimoniato da alcuni atti notarili, venne costruita intorno al III secolo, tra il 230 ed il 240, nel luogo in cui secondo la tradizione, alcuni abitanti di Sorrento, Marco, Quartilla, Quintino, Quintilla ed altri nove, vennero giustiziati in quanto seguaci della religione cristiana secondo le leggi imposte da Diocleziano, dove sorgeva anche un tempio pagano, di cui però non si conosce la dedicazione. Nel XVI secolo, il vescovo Lelio Brancaccio, decise di affidare la chiesa ai padri carmelitani provenienti dalla chiesa del Carmine di Napoli: il primo priore, Bartolomeo Pasca, si fece carico, grazie all’eredità ricevuta dalla madre ed alle offerte dei fedeli, di edificare una nuova chiesa, nello stesso luogo di quella precedente, che venne terminata nel 1572 e dedicata a Nostra Signora del Monte Carmelo; ad essa era anche annesso un convento. Durante il corso del XVIII secolo questa venne completamente restaurata, donandole un aspetto classico dell’epoca, in stile barocco.

Con l’arrivo a Napoli di Napoleone Bonaparte, i carmelitani vennero scacciati dalla città ed il complesso passò sotto il controllo del Demanio Regio ed in seguito, nel 1816, donato al comune di Sorrento; fu in questo periodo, precisamente a partire dal 1866, che grazie al riempimento del Vallone dei Mulini, per consentire la costruzione di una piazza, che la chiesa si trovò ad entrar a far parte del centro cittadino: infatti precedentemente questa si trovava poco fuori le mura, nei pressi della porta d’ingresso al paese. Restaurata nuovamente nel 1921 e poi ancora nel 1960, come ricordato da due epigrafi, tornò nuovamente ai carmelitani il 27 settembre 1936, sotto pressione del vescovo Paolo Jacuzio, che ne aveva fatto già richiesta l’11 febbraio 1929.