L’Area Marina Protetta di Capri: un’opportunità per il Golfo di Sorrento, ma siamo preparati?

L’annuncio della potenziale istituzione dell’Area Marina Protetta di Capri ha suscitato un’ampia discussione, ricevendo numerosi quesiti sulla mia posizione in merito. La creazione di un’area protetta marina è, senza dubbio, una decisione che sostiene la tutela della natura e sottolinea l’importanza della conservazione degli ecosistemi.

area marina protetta

Se l’Area Marina Protetta di Capri dovesse diventare realtà, si aprirebbe una straordinaria opportunità per il golfo di Sorrento. Il turismo nautico di lusso, con i suoi mega yacht e super yacht che ospitano individui di grande successo economico, potrebbe deviare la sua rotta verso la zona sorrentina. Questo transito di potenziali consumatori con elevati poteri di spesa potrebbe rivitalizzare l’economia locale, sostenendo con acquisti significativi di servizi e prodotti la popolazione e gli imprenditori della penisola, da Meta a Sorrento, passando per Massa Lubrense e Vico Equense.

Tuttavia, un tale cambiamento richiede una preparazione attenta. La regione deve sviluppare servizi di alta qualità, sia in termini di accoglienza portuale che nell’organizzazione generale del territorio. Dovranno esserci presidi ospedalieri affidabili e una riduzione del traffico per garantire che la penisola sia pronta ad accogliere grandi marchi e clienti esigenti, che tendono a scegliere prodotti di valore e persone di valore.

La promessa di meno caos e una migliore vivibilità sul territorio porterà a una maggiore qualità della vita, segnando una transizione impegnativa ma vantaggiosa per l’intera filiera economica locale. Dall’addetto volenteroso all’imprenditore ambizioso, è tempo di agire velocemente e investire nella bellezza naturale e nelle risorse che ci circondano, sostenendo gli imprenditori in questo percorso di crescita. È essenziale ricordare che il turismo è il pilastro di sostegno dei comuni della regione.

Una tavola rotonda tra i vari stakeholder potrebbe essere il catalizzatore necessario per questa evoluzione. Dedicare tempo e attenzione a questa discussione rappresenta il primo passo critico verso un futuro più prospero e sostenibile per il Golfo di Sorrento.

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