In vista delle prossime consultazioni amministrative per il rinnovo (si fa per dire) del Consiglio comunale di Minori, un benpensante, un cittadino accorto, un innamorato della pittoresca Minori dovrebbe attenersi a una regola precisa, a un solenne impegno: non andare al voto! Non significa scheda bianca o nulla, ma non presentarsi assolutamente al seggio. ANDARE AL MARE a mostrare le chiappe chiare, per tener fede all’indicazione “minoresi, culi bianchi…..di farina”. MOTIVO? Avversione totale alla costruzione di un inutile tunnel che, con lo scopo di arrivare a Maiori qualche secondo prima, eliminerebbe il transito sul panoramico tratto di strada della Torricella, la fruizione della quale andrebbe certamente a favore di quei pochi che vi abitano o sono proprietari di terrazzamenti.
E poiché le nostre richieste al Comune sono state puntualmente tutte disattese, (come per dire chi siete voi, cosa contate, mettetevi da parte e lasciateci lavorare, si dice così ora?), l’unico modo per opporsi ardentemente è il “non voto” per tutti, esistenti e proponenti (in questo modo qualcuno dovrà pur accorgersi del fatto eclatante tra le alte sfere). E i partiti? Della sinistra è salutare non parlare; degli altri non si sa cosa dire, centro-destra compreso.
Ma perché non si mostra o si commenta il documento dell’ARPAC che avverte, a firma di una solerte funzionaria responsabile, del grande pericolo dell’opera? Non tutti ne conoscono, purtroppo, il contenuto. Sarebbe opportuno rimetterlo in gioco per tentare di mettere tutti a tacere ed incollarli alle loro responsabilità. Altrimenti rischiamo di vedere il villaggio Torre alla spiaggia.