Oggi, 14 gennaio, è la Giornata Mondiale della Logica

Oggi, come ogni 14 gennaio, è la Giornata Mondiale della Logica, proclamata dall’Unesco nel 2019. Perché si è scelto di celebrarla proprio oggi? Perché il 14 gennaio lega due importanti logici del secolo scorso, Kurt Godel, che morì il 14 gennaio del 1978, mentre il 14 gennaio del 1901 nacque Alfred Tarski.

Kurt Godel, originario di Brno, nella Repubblica Ceca, Godel era anche matematico e filosofo. Durante i suoi anni universitari a Vienna, si unì a un famoso circolo che gli permise di entrare in contatto con altri filosofi e studiosi. Negli anni ’30, viaggiò negli Stati Uniti, dove incontrò persino Albert Einstein. Il suo contributo più celebre fu il “teorema di incompletezza”, elaborato a soli 25 anni e successivamente pubblicato.

Il 14 gennaio del 1902, nella stessa data della morte di Godel, nacque Alfred Tarski a Varsavia. Inizialmente interessato alla biologia, Tarski cambiò direzione dopo aver assistito a un corso di logica. Pubblicò il noto “paradosso di Banach-Tarski”.

La logica si applica particolarmente in matematica, ma in tutti i campi bisogna lasciarsi guidare dalla logica. E’ una disciplina spesso trascurata, ma fondamentale per lo sviluppo di diverse aree come la scienza, l’ingegneria, la psicologia e la comunicazione.

Nella vita quotidiana le decisioni logiche aiutano a vivere e lavorare meglio e a sviluppare le capacità creative nei bambini.

Il più famoso test di logica lo proponiamo ai nostri lettori:

Ci sono tre amici che vanno a mangiare fuori. Alla fine chiamano l’oste e chiedono il conto, che è di 30 euro. Ognuno tira fuori un pezzo da 10 e paga il conto. Poi però accade qualcosa: il ristoratore si accorge di aver sbagliato e che avrebbero dovuto pagare 25 euro. Ritorna perciò con 5 euro di resto. Fin qui, tutto bene. I problemi nascono quando i tre decidono di dividersi i 5 euro. Non sapendo come fare, si prendono 1 euro a testa e lasciano 2 euro di mancia all’oste. Ma dopo cena si chiedono: quanto abbiamo speso a testa? E fanno i conti: 9 euro e non più 10. Ma 9×3 fa 27, più i 2 di mancia fa 29. Dunque, dove sarà finito l’euro che manca?

Soluzione logica:

I tre amici pagano 10 euro ciascuno per un totale di 30 euro. Quando il ristoratore porta loro il resto di 5 euro, il conto diventa di 25 euro. Più 2 di mancia fa 27 euro, che diviso 3 fa esattamente 9 euro ciascuno. Dunque non è sparito proprio nessun euro. Se invece non si usa la logica, si viene tratti in inganno perché si fa ancora riferimento a un conto di 30 euro anche dopo che il ristoratore ha restituito il resto. Il conto di 30 euro – è questo il punto – non esiste più. Il nuovo conto è infatti di 25 euro e bisogna fare riferimento solo a quello. Per cui non ha senso dire 27 euro (9×3) + 2 di mancia, dal momento che i 2 di mancia sono già nei 27 euro. E poi nel computo finale non dobbiamo più arrivare a 30 ma semplicemente a 25.

(test dal web)