Oggi, 29 gennaio, è la Giornata Internazionale dei malati di lebbra

29 gennaio 2024 | 19:11
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Oggi, 29 gennaio, è la Giornata Internazionale dei malati di lebbra

La lebbra è una delle 20 malattie tropicali dimenticate che, pur essendo curabili, colpiscono ogni anno più di un miliardo di persone nel mondo, provocando disabilità e stigma sociale. Queste malattie sono legate a condizioni di povertà, mancanza di igiene, scarsa alimentazione e sistemi sanitari locali deboli.

La lebbra è un’infezione cronica di solito causata da bacilli acidoresistenti di Mycobacterium leprae o il microrganismo strettamente correlato M. lepromatosis. Questi microrganismi hanno un tropismo unico per i nervi periferici, la cute e le mucose del tratto respiratorio superiore. I sintomi della lebbra sono piuttosto caratteristici: lesioni cutanee di colore più chiaro rispetto alla pelle circostante e caratterizzate da una ridotta sensibilità al tatto, al calore o al dolore, debolezza muscolare, intorpidimento o mancanza di sensibilità nelle mani, nelle braccia, nei piedi e nelle gambe.

I sintomi della lebbra non sono immediatamente riconoscibili, e se non trattata tempestivamente, può causare disabilità molto gravi. È preoccupante notare che il numero di persone diagnosticate con lebbra è aumentato del 23,8% nel corso del 2022 rispetto all’anno precedente, con un aumento anche nelle diagnosi tra i bambini.

L’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO) si impegna nella sfida di garantire a ogni persona affetta da lebbra protezione, inclusione e salute. L’obiettivo è ridurre le disuguaglianze sociali in modo che nessun individuo debba vivere ai margini della società a causa di questa malattia. AIFO lavora per sensibilizzare l’opinione pubblica, migliorare l’accesso ai servizi sanitari e promuovere la ricerca per combattere la lebbra e altre malattie tropicali dimenticate. La protezione sociale e l’inclusione sono elementi chiave nel perseguire l’obiettivo di eliminare queste malattie e migliorare la qualità della vita delle persone colpite.

(foto dal web)