Oggi, 30 gennaio, è la Giornata Internazionale delle Malattie Infettive Neglette
La Giornata mondiale per la lotta alle Malattie Infettive Neglette rappresenta un importante momento di sensibilizzazione e promozione della conoscenza su un gruppo di patologie spesso trascurate.
I medici che si occupano di studiare e curare tali malattie sottolineano l’importanza di affrontare le malattie infettive neglette come un obiettivo per la sanità, considerando i fenomeni migratori e i viaggi internazionali che favoriscono la diffusione di tali patologie. Egli enfatizza la necessità di un approccio multidisciplinare, coinvolgendo discipline come l’entomologia, la veterinaria, l’agricoltura, l’ingegneria, l’antropologia e la sociologia per implementare efficaci strategie di controllo a livello di comunità.
Le malattie tropicali neglette sono spesso associate a povertà e disagio sociale, colpendo principalmente popolazioni rurali e prive di accesso ai servizi sanitari. Queste patologie, croniche e disabilitanti, generano epidemie che peggiorano le condizioni sociali e sanitarie delle comunità colpite. Con oltre un miliardo di persone nel mondo colpite e mezzo milione di morti all’anno, queste malattie rappresentano una sfida significativa.
Anche in Italia, con oltre 4mila casi annui (sottostimati rispetto alla reale incidenza), le malattie tropicali neglette non sono da trascurare. La mobilità globale di persone, cibi, insetti e animali ha contribuito alla diffusione di queste patologie, rendendo necessario un approccio di prevenzione e controllo a livello nazionale. Malattie come la malattia di Chagas, la lebbra, la leishmaniosi, la schistosomiasi, la dengue, l’echinococcosi, la scabbia e altre ectoparassitosi richiedono attenzione e interventi mirati.
In conclusione, la collaborazione tra diverse discipline e un impegno globale sono essenziali per affrontare con successo le malattie infettive neglette, migliorando la salute delle persone e delle comunità colpite.
(foto dal web)