“Passione, sport e legalità”. Il podio di Noio, “predestinato” di Posillipo

Nuoto, pallanuoto, canoa, canottaggio e tanto sociale. Le vittorie, le soddisfazioni e le piccole rinunce sono negli occhi di Francesco Noio e nei suoi settant’anni dedicati alla grande passione del canottaggio. “Ho cominciato a undici anni con il nuoto – racconta – presso il circolo Posillipo. Piccole parentesi nella pallanuoto per poi cimentarmi a quattordici anni con la canoa”. Cominciano in adolescenza le prime vittorie e un prestigioso secondo posto in k1 a Taranto a 15 anni. L’anno successivo gli esordi nel mondo del canottaggio.

“Sono grato al mio allenatore, Arturo Cascone, che oggi ha novant’anni. Con lui vinsi il campionato italiano in singolo a Orbetello”. Di lì si aprì, non soltanto il mondo dei grandi, ma la strada verso tanti successi in tutte le categorie e specialità. A diciassette anni entrò già nella Canottieri Napoli. Vittorie e piazzamenti fino al prestigioso terzo posto a Miami, il primo a Vienna nel doppio, il terzo in Slovenia e ancora sul podio più alto a Groningen nel quattro con timoniere.
“ Lo sport per me è uno stile di vita. Ero quasi un predestinato, a undici anni abitavo di fronte alla sede del Circolo Posillipo”. Tanta esperienza con i giovani ai quali trasmette ogni giorno passione ed esperienza. “Ho insegnato per quarantatré anni scienze motorie nelle scuole. Ho allenato la Remo e Vele di Napoli, la Canottieri Napoli e la Canottieri Irno di Salerno”. Dal 2009 al 2016 ad Amalfi ancora successi e soddisfazioni con il Galeone delle Repubbliche Marinare”. Tre primi posti, quattro secondi e un terzo. Fra i traguardi più rilevanti di certo l’aver preparato con la Nazionale Italiana l’otto senior che si qualificò alle Olimpiadi di Atene del 2004 e nel settore femminile tre equipaggi che presero parte alle Olimpiadi di Pechino.
Nel 2009 Francesco Noio decide di fondare il Centro Nautico Partenio, che tradisce le sue “acquisite” radici irpine. Sua moglie gli fece conoscere la verde Irpinia e nel ‘78 il matrimonio lo vide protagonista in quel di Mercogliano. Il centro nautico è a Maiori dal 2013. La palestra è attrezzata con vasche specifiche per chi si approccia alla canoa e al canottaggio. Gli orari invernali per uscire in mare sono più “comodi”, d’estate c’è la scelta obbligata tra le sei del mattino e le otto. Parallelamente allo sport Francesco impiega una parte delle sue giornate nel sociale. Portando avanti tanti progetti con le scuole, i più recenti ad Amalfi e Maiori, contro la dispersione scolastica. “Sport e legalità hanno un legame forte – spiega- e i progetti mirano a dare un supporto alle famiglie e dei valori ai giovani”.
Sessant’anni nello sport, ma anche tante rinunce e sacrifici. “Ho sottratto tanto tempo alla famiglia, soprattutto quando ero in Nazionale. Ma rifarei tutte le scelte che mi hanno portato fin qui”.

Pazienza, cordialità, ambizione e capacità di ascolto fanno di Francesco Noio un punto di riferimento per la costiera amalfitana, senza mai prescindere dai valori dell’aggregazione, dello sport, della legalità e del sacrificio.

 

 

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