Pensioni: quota 103 meno conveniente nel 2024 con l’approvazione della Manovra Finanziaria
Con l’approvazione della manovra finanziaria, nel 2024, Quota 103 diventa un sistema molto meno conveniente per andare in pensione. Resta lo stesso requisito dell’età, 62 anni, e gli anni contributivi, 41, ma si allunga la finestra temporale per l’accesso alla pensione e si abbassa l’assegno ricevuto, ricalcolato con il metodo contributivo.
Ecco le finestre d’accesso alla pensione: si allungheranno a 7 mesi per i lavoratori privati (erano 3) e a 9 mesi per i dipendenti pubblici (erano 6).
Inoltre, l’importo sarà ricalcolato con il metodo contributivo, che si basa sulla quantità di contributi versati, il che significa che sarà più basso, a cui si aggiunge un tetto massimo fissato a circa 2.500 euro lordi, fino a quando non si compiono 67 anni.
E’ quindi un sistema penalizzante perchè ci vorrà più tempo per accedervi dal momento in cui si matura il diritto.
Facciamo un esempio pratico: chi maturerà il diritto da giugno in poi, vedrà la prima erogazione solo nel 2025 e l’assegno sarà limitato fino al compimento dei 67 anni.
Infine, la pensione di Quota 103 non potrà essere cumulata con redditi da lavoro, tranne compensi derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5mila euro lordi all’anno.