Piano di Sorrento, il saluto di Salvatore Guglielmo che conclude la sua esperienza di presidente dell’Azione Cattolica

Piano di Sorrento. Oggi pomeriggio, nel centro parrocchiale, si è svolta l’assemblea elettiva dell’Azione Cattolica con la nomina del nuovo consiglio parrocchiale e del nuovo presidente che prenderà il posto di Salvatore Guglielmo che in questi anni ha ricoperto il ruolo con impegno, passione e dedizione.
Al termine della Santa Messa di questa mattina Salvatore Guglielmo ha voluto ricordare questo suo percorso con delle parole molto belle: «Ma, alla fine, che cosa c’è di così bello nell’Azione Cattolica che ci spinge a dire “Sì” ogni anno da quasi 50 anni? La prima cosa è il nostro nome, noi siamo l’Azione Cattolica della Parrocchia di San Michele Arcangelo. Un tantinello lungo e lo abbiamo abbreviato in “Piano Capitale” e poi ognuno di noi aggiunge il nome del suo gruppo. Ricordiamoci del nostro nome perché il Signore ha chiamato Samuele nel sonno chiamandolo per nome per cui è importante che noi lo teniamo nel cuore.
La seconda cosa è la nostra casa e ne abbiamo addirittura due: la Basilica dove voi acierrini avete fatto la prima comunione, dove noi giovanissimi abbiamo attraversato la navata e dove pian piano finiscono per nascondersi dietro, in fondo. Ho un messaggio per voi: “Guarda che non sei fesso se la domenica vieni a Messa, quindi vi aspettiamo ogni domenica perché voi siete acierrini e giovanissimi di Azione Cattolica.
E poi c’è il Centro e tocca a noi prendercene cura, tocca a voi aiutarci a mantenerlo sempre bello ed accogliente perché è lì che voi crescete, che incontrate i vostri amici ed i vostri animatori. E’ fondamentale il vostro aiuto perché altrimenti da soli non riusciamo ad andare avanti.
Un’altra cosa bella è la nostra storia, iniziata quasi 50 anni fa nell’aula di Suor Angela al Centro dei Sacramentini grazie ai sogni del Vescovo Arturo che è proseguita nelle mani e nelle opere di Don Pasquale e che adesso è affidata a Don Tonino e Don Alfonso. Ricordiamoci di pregare per loro perché, come loro si devono prendere cura di noi, noi dobbiamo custodire i nostri sacerdoti.
La nostra storia – dopo qualche difficoltà, dopo il Covid, dopo il cambio di parroco – ci ha portato qui oggi e, nonostante sia stato un periodo abbastanza complicato, ora possiamo dire “grazie a Dio e siamo ancora qua”, come diceva Vasco Rossi.
E quindi se io oggi dovessi droppare la foto di agosto che si porta su Instragram questa settimana avrei l’imbarazzo della scelta fra i giovani che sono andati a Santiago di Compostela, i giovanissimi che hanno fatto il campeggio al Centro, gli adulti che facevano lo staff e gli acierrini che hanno ripreso a gremire gli spalti come prima del Covid.
Abbiamo una storia lunga ed importante che dobbiamo custodire e tramandare perché il nostro futuro è scritto nelle nostre radici.
Ma la cosa fondamentale e più importante è Gesù, come dice il Vangelo di oggi. “Maestro dove dimori?”. E Gesù risponde: “Venite e vedrete”. Noi veniamo all’Azione Cattolica perché vogliamo incontrare Gesù, perché abbiamo bisogno di sapere che Gesù ci vuole bene perché la fede è la risposta. Ed io auguro ad ognuno di noi di poter trovare al Centro parrocchiale e all’Azione Cattolica qualcuno – un sacerdote, un animatore, un amico – che vi regala una parola che vi entra nel cuore e che vi salverà la vita nei momenti difficili. Come è successo a me negli ultimi tre mesi perché ho ricordato sempre quello che ci ha detto Don Domenico da questo altare quando, dopo aver saputo della sua malattia, venne e ci disse: “Non mi hanno portato via il mio Signore”. Io ho passato tutta la malattia di mio padre pregando questa cosa: “Non mi hanno portato via il mio Signore”. Perché noi dobbiamo sapere che Gesù è quello che ci salva la vita. E Gesù ve lo fanno incontrare gli animatori, angeli custodi che vi vogliono bene gratis, quelli che durante la tempesta vi buttano il salvagente e vi vengono a prendere nel mare, quelli che quando siete disperati perché non avete i soldi per studiare o per sposarvi vi dicono: “ma guarda, tu hai appena vinto il gratta e vinci, c’è un milione di euro qui per te”.
L’ultima cosa sono i nostri sogni. Abbiamo imparato a sognare e non smetteremo. Noi abbiamo bisogno di sognare e di progettare il nostro futuro perché la nostra storia è importante e merita di essere continuata. Ed è per questo che vi invito oggi pomeriggio all’assemblea dell’Azione Cattolica al Centro parrocchiale dove i responsabili faranno la loro relazione, dove eleggeremo il nuovo consiglio parrocchiale ed il nuovo presidente perché abbiamo le forze, gli uomini e le donne per portare avanti la nostra tradizione.
Vi voglio salutare con le parole riadattate di una canzone dei Beatles che è quello che io penso quando penso al Centro parrocchiale, acierrini e giovanissimi ed anche ai giovani ed agli adulti: “Ci sono posti che io ricorderò per tutta la vita anche se sono cambiati, perché in questi posti ho conosciuto le persone a cui ho voluto bene, quelli che mi hanno accompagnato lungo tutta la strada. Ed oggi quando mi guardo indietro vedo che sono i luoghi e le persone che nella mia vita ho amato di più”. Maestro dove dimori? Venite all’Azione Cattolica e vedrete».