Positano, la Shoah raccontata dai bambini
Questa mattina, presso la palestra dell’Istituto comprensivo “L. Porzio” un interessante incontro in occasione della Giornata della Memoria che cade domani, sabato 27 gennaio. Un modo per ricordare i rifugiati in fuga dal nazismo che trovarono ospitalità a Positano che divenne una “Città Rifugio”. Meravigliosa l’idea di far aprire la manifestazione proprio dai ragazzi e ragazze dell’Istituto Comprensivo L.A. Porzio che hanno letto dei brani, fatto dei disegni e poi introdotto l’evento con un coro fantastico che ha intonato il leit motiv de “La vita è bella”:
L’evento di oggi, dal titolo “Positano tra arte e rifugio politico dal 1933 al 1945”, ha visto la partecipazione dell’Anpi Campania, il professor Ciro Raia, che ha scelto fra tante città e località proprio la Città Verticale in Costiera amalfitana, del Club per l’Unesco di Amalfi, delle associazioni “Macchia Mediterranea” e “Posidonia”, insieme ad alunni e insegnanti.
Il tema della Shoah è stato affrontato nell’ottica del ricordo di “una grande pagina di storia di Positano, come dichiarata dalla dirigente scolastica Stefania Astarita che ha voluto fortemente questo incontro coinvolgendo associazioni e cittadini che ne tramandano il ricordo.
Molti dei rifugiati a Positano, in fuga dal totalitarismo ed in particolare dalla Germania nazista, erano artisti che avrebbero poi contribuito alla fama della città verticale. È molto importante che la scuola tenga viva questa memoria perché le nuove generazioni siano consapevoli del loro passato e sappiano trarne insegnamento per il futuro.
Maria Rosaria Manzini, vice presidente di “Posidonia” (associazione che gestisce la biblioteca comunale dove sono raccolti libri e documentazioni di questo periodo storico) precisa: «La scrittrice Lia Levi ha detto in merito alla giornata del Ricordo che la memoria è quando i ricordi diventano mattoncini e bene facciamo che queste giornate diventino tanti mattoncini che un poco alla volta nel nostro animo costruiscono una struttura atta, non a difenderci dalle cose brutte e cattive, ma ad accogliere quanti hanno bisogno di essere difesi, da atti che non vogliamo si ripetano più. E anche da piccole cose di ogni giorno che rendono la vita di chi le subisce dura e a volta impossibile».
Importante anche il contributo fotografico e documentale di Daniele Esposito, presidente di “Macchia Mediterranea”, che ha puntualizzato: «Gli esseri umani hanno delle idee ma solo se sono seguite dalla memoria, queste potranno condurli ad andare avanti, tutti assieme senza farsi più del male già fattosi. Per questo è importante, anzi fondamentale, non dimenticare. E la memoria ci dice anche che ci vuole l’unione di cento uomini se non di mille, che condividono uno stesso sano ideale per sopprimerne la malsana idea di un solo folle. Ecco perché queste iniziative sono fondamentali. Forniscono alla mente delle nuove generazioni la conoscenza e gli strumenti necessari per comprendere l’enorme male che la cattiveria umana può produrre».
E la giornalista Maria Rosaria Sannino, presidente del Club per l’Unesco di Amalfi, che ha lavorato sul tema per la prima volta affrontato con la sua tesi di laurea nel 1998, evidenzia: «Dopo più di 90 anni il ricordo dei profughi tedeschi, russi, di origine ebrea o dissidenti politici che si rifugiarono nella “città morta”, come Positano venne definita da Stefan Andres, deve ancora oggi farci riflettere sul senso di accoglienza che le nostre comunità avevano per il “diverso”, per chi fuggiva dagli orrori della guerra. Qui si sono sempre sentiti accolti e protetti. Abbiamo noi tutti il dovere di non far dimenticare ogni singola storia che ci fa da monito verso ciò che sta accadendo nel mondo. E che riguarda anche noi e le nostre coscienze».
Presente all’evento anche l’amministrazione comunale con il primo cittadino Giuseppe Guida e il Presidente dell’Anpi Campania Ciro Raia che dal 2021 ha preso le redini dell’associazione dei partigiani seguendo le orme di Antonio Amoretti, l’indimenticabile “partigiano delle Quattro Giornate”. Coinvolti tutti gli studenti di scuola secondaria di l grado di Positano, che hanno partecipato all’iniziativa con intermezzi musicali e lettura di poesie dedicate al tema.