Scandalo Ambientale nella Riserva Naturale del Foce Sele – Tanagro: Carabinieri sequestrano sentieri deviati e pavimentati
Scandalo Ambientale nella Riserva Naturale del Foce Sele – Tanagro: Carabinieri sequestrano sentieri deviati e pavimentati.
In un’operazione condotta oggi dai Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo, emanato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno. Questo provvedimento è stato emesso in seguito alla richiesta presentata dalla Procura della Repubblica, che ha evidenziato gravi reati commessi contro l’ambiente nella Riserva Naturale del Foce Sele – Tanagro, precisamente nei sentieri/varchi nr. 3 e nr. 7 della Pineta, situata in località Varolato-Laura nel Comune di Capaccio-Paestum.
La Riserva Naturale del Foce Sele – Tanagro è un’area di straordinaria bellezza e un ecosistema prezioso, sottoposto a vincolo paesaggistico, ambientale e dichiarato di notevole interesse pubblico. Tuttavia, questa area ha subito gravi danni a causa di attività illegali che hanno comportato deviazione di acque, modificazioni dello stato dei luoghi, invasione di terreni e edifici, nonché distruzione o deturpamento di bellezze naturali.
Gli imputati, al momento sconosciuti, sono accusati di violare l’articolo 632 del codice penale per deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi, l’articolo 633 per invasione di terreni o edifici, e l’articolo 734 per distruzione o deturpamento di bellezze naturali. Inoltre, sono stati segnalati illeciti penali previsti dall’articolo 181 del decreto legislativo n. 42 del 2004, noto come il Codice dei beni culturali e del paesaggio, e dall’articolo 44 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, che riguarda il Testo Unico sull’Edilizia.
Le indagini hanno rivelato che su entrambi i sentieri in questione sono state realizzate opere abusive senza alcuna autorizzazione. Nel dettaglio, sul sentiero nr. 3 sono stati installati cordoli in cemento lungo tutta la sua lunghezza, e per circa la metà del percorso è stata realizzata una pavimentazione in asfalto e cemento. Nel caso del sentiero nr. 7, è stata realizzata una pavimentazione con lastroni in cemento, anch’essa senza alcuna autorizzazione.
Il provvedimento di sequestro preventivo è soggetto a impugnazione, e le accuse formulate saranno valutate attentamente dal giudice nelle fasi successive del procedimento. Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella tutela dell’ambiente e nella lotta contro gli abusi che minacciano le risorse naturali e paesaggistiche del nostro paese. La natura e il patrimonio ambientale devono essere preservati per le future generazioni, e azioni come questa dimostrano l’impegno delle autorità nel garantire la loro protezione.