“SiAmo Praiano” E i Praianesi?: Il Comune di Praiano, inibisce l’accesso e il transito ai residenti in Piazza Moressa, via F. Gioia, via S. Tommaso e via Gradillo

Il Sindaco di Praiano Anna Maria Caso con il beneplacito degli Assessori Mario Capuano e Agostino Amendola, il giorno 08 gennaio 2024 alle ore 13:08, tramite una delibera di giunta comunale hanno RIdisciplinato “l’accesso e il transito lungo l’area pedonale in Piazza Moressa, Via F. Gioia, via S. Tommaso e via Gradillo”, decidendo dal 1 febbraio 2024 di vietare, ai residenti, la libera circolazione.
Se lo scopo, però, è quello di salvaguardare la sicurezza del cittadino, questa delibera, purtroppo, si mostra in parte inadatta e molto penalizzante per i residenti, che tanto stanno a cuore alla giunta e a tutta l’amministrazione.
Certamente non è questa la sede adatta per parlare degli aspetti giuridici di questo provvedimento che, sicuramente, verranno sottoposti alle competenti Autorità Giudiziarie, ciò che si può fare è parlare dell’ impatto pratico e umano delle scelte poco empatiche di una giunta composta da persone, che dimostrano di conoscere poco la vita e i disagi dei propri concittadini.
Gli abitanti della zona “Moressa-Gradillo” percorrono quella strada da oltre sessant’anni, nel rispetto e nella consapevolezza della “fortuna” che a pochi a Praiano è concessa, di ritornare a casa nel mondo più “comodo” possibile (che per altri risulterà comunque scomodo). Per gli abitanti della zona “Moressa-Gradillo”, poter percorrere la strada con i propri veicoli non è un bisogno mosso dalla pigrizia, ma dalla NECESSITÀ di sopperire a mancanze che ogni essere umano riterrebbe di vitale importanza.
La maggior parte della zona, non è servita da gas metano, pertanto i residenti sono ancora costretti a trasportare le bombole del gas in spalla. Immaginiamo cosa significherà percorrere quasi 1 Km a piedi, senza contare le scale, con le bombole del gas, ma anche con le casse d’acqua o le buste della spesa pesanti sotto al sole cocente di agosto.
Inoltre, come ben sappiamo, usufruire del servizio sanitario di primo soccorso come, la guardia medica o il 118, risulta immediato e semplice in città, ma in Costiera non è così. Le abitazioni coinvolte dalla delibera non sono raggiungibili tramite i veicoli preposti al soccorso.
Chiudere la strada al transito dei motoveicoli significa creare uno stato di forte stress e paura in tutti gli anziani e non, consapevoli del fatto che se dovessero sentirsi male i propri cari non potrebbero, come ora, partire dalle proprie abitazioni con il proprio motorino, recarsi alla guardia medica, prelevare il medico e accompagnarlo, sempre con i propri mezzi, a casa. Significherebbe che, in caso di necessità di una semplice bombola d’ossigeno o di un farmaco salvavita da reperire nella farmacia di turno più vicina, il cittadino non potrebbe recuperare personalmente i farmaci da recapitare tempestivamente ai famigliari. Chiudere questa strada al transito dei motoveicoli significherebbe ridurre la possibilità degli abitanti anziani di sopravvivere ad un qualsiasi malessere improvviso. Chiudere questa strada significherebbe rendere la vita di un soggetto fragile e, di conseguenza di tutta la sua famiglia, letteralmente impossibile. Un semplice malessere in un orario notturno potrebbe essere fatale perché, semplicemente i soccorsi non potrebbero essere celermente adottati.
Vogliamo parlare di cose essenziali come la tutela della propria salute e dei bisogni primari. Il diritto di una ragazza di tornare a casa in sicurezza a qualsiasi orario grazie al proprio veicolo che le consente di percorrere i tratti, che a causa della negligenza del comune (come da loro ammesso nella delibera oggetto del presente articolo), sono completamente al buio. La libertà di trasportare in comodità la biancheria e le derrate alimentari per le strutture extralberghiere sorte negli ultimi 20 anni.
Il Sindaco insieme al suo gruppo è salito in carica con una lista chiamata “SiAmo Praiano”, la domanda che sorge spontanea è: ma voi i cittadini della vostra amata Praiano li conoscete? O siete rimasti all’epoca in cui Vettica e Praiano erano scissi dal “Muriciello” e di conseguenza non badate a chi vive al di là della “barriera”?
La decisione di aver disegnato pochi stalli per GARANTIRE il parcheggio ai motorini dei cittadini residenti nella zona sopracitata, diminuendo, di conseguenza, i già pochi posti auto, ci fa capire che non avete idea neanche del numero degli abitanti del quartiere.
Per non parlare di una delle motivazioni che ha spinto la giunta a chiudere il traffico, ovvero la presenza della Chiesa di S. Tommaso che “richiama fedeli e turisti” che in realtà viene aperta al pubblico 3 volte all’anno: a maggio per il rosario, a luglio per la festa Patronale e l’8 settembre per la festa della Madonna.
I modi per regolamentare e rendere più sicura la strada ci sono e c’erano (vedi ordinanza N.24 del 6 luglio 2019), ma chiudere al traffico e non consentire neanche ai residenti di vivere una vita mediamente comoda di certo non è il modo corretto.
Certi del fatto che la Giunta abbia preso questa decisione per tutelare e non per creare un forte disagio, come purtroppo è avvenuto, ci rimettiamo al famoso “logos” di cui Aristotele tanto ci parla, perché il Sindaco, insieme al suo gruppo, grazie a questo articolo possa acquisire un punto di vista diverso sulla questione, che ha erroneamente sottovalutato.
Sempre Aristotele dichiarava che “etica e politica” sono sulla stessa lunghezza d’onda, la Democrazia e alla base di una civiltà evoluta, collaborativa e giusta. Alzare barriere, limitare, chiudere sono tutti termini che non riguardano una civiltà democratica. Promettere una “RIevoluzione” guardando al passato non è un segno di progresso ma di INvoluzione.
Salvaguardare, tutelare, proteggere e rendere più efficienti i controlli, significa custodire la democrazia e di conseguenza poter affermare che: “SìAmo Praiano”.
Inviato da Chiara D’Orio