Sos sanità in Campania: ospedali al collasso e carenza di personale: “mancano almeno 2mila medici”

8 gennaio 2024 | 10:18
Sos sanità in Campania: ospedali al collasso e carenza di personale: “mancano almeno 2mila medici”

Sos sanità in Campania: ospedali al collasso e carenza di personale: “mancano almeno 2mila medici”
Il sistema sanitario della Campania naviga in acque difficili da almeno un decennio, mantenendo un costante deficit di personale, che oscilla tra le 10 e le 13 mila unità in meno rispetto agli standard raccomandati. Attualmente, come riporta Ettore Mautone de “Il Mattino”, il numero totale di dipendenti è di circa 50 mila (escludendo gli accreditati), di cui 4 mila sono a tempo determinato e tutti devono ancora essere stabilizzati. Per garantire gli adeguati standard di assistenza, sarebbe necessario arrivare a un organico di almeno 60-63 mila persone. Di conseguenza, mancano tra le corsie campane da 10 a 13 mila unità, di cui circa 2 mila sono medici e il resto si distribuisce tra infermieri (l’80%), dirigenti sanitari, tecnici, personale della riabilitazione, Oss, eccetera.

Con i limiti di spesa imposti dal governo, la Regione può assumere non più di 2 mila persone entro il 2023. Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, intende affrontare la situazione agendo su questa leva. La strategia prevede la convocazione dei direttori generali per verificare le graduatorie attive nelle discipline equipollenti all’emergenza e all’urgenza, come cardiologi, chirurghi, specialisti in medicina interna, gastroenterologi, e procedere all’assunzione di coloro che accetteranno il nuovo incarico.

Dopo questa prima fase, che potrebbe portare al reclutamento di alcune decine di unità, la seconda mossa prevede l’istituzione di un ampio concorso regionale per l’area dell’emergenza e urgenza, così come per le altre aree carenti. Sono previsti circa 300 milioni di euro per il personale, ma ciò sarebbe ancora lontano dal colmare le lacune nei reparti che hanno subito tagli nel corso degli anni.

Lorenzo Medici, leader regionale della Cisl funzione pubblica, esprime soddisfazione per la decisione del presidente De Luca di avviare il processo di selezione e di organizzare un concorso unico per coprire tutte le esigenze, sia per i primi interventi che per la degenza. Medici sottolinea l’importanza di aprire un tavolo di confronto con le organizzazioni di categoria per definire i profili necessari e le procedure per coprire i vuoti in tutti i reparti.

Con i limiti di spesa attuali, visto che le assunzioni non possono superare le 2 mila unità, diventa cruciale individuare le priorità e le modalità operative. Tuttavia, la situazione rimane complessa, considerando che la Campania, con 2,96 posti letto per 1.000 abitanti, si trova al di sotto dello standard nazionale di 3,7, rispettato al Nord. Inoltre, a fine 2020, l’Emilia aveva 18,34 addetti per 1.000 abitanti, mentre la Campania ne contava solo 10,91. Con l’avvicinarsi dell’autonomia differenziata, i manager di Asl e ospedali concordano sul fatto che il divario diventerebbe insanabile rispetto alle regioni del Nord.