Sven-Goran Eriksson annuncia di avere un cancro terminale: “Devo lottare finché posso”

11 gennaio 2024 | 19:33
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Sven-Goran Eriksson annuncia di avere un cancro terminale: “Devo lottare finché posso”

Sven-Goran Eriksson annuncia di avere un cancro terminale: “Devo lottare finché posso”

L’ex allenatore di Lazio, Roma e della nazionale inglese, Sven-Goran Eriksson, ha sconvolto il mondo del calcio con una dichiarazione scioccante riguardante la sua battaglia contro un cancro terminale. Quasi un anno fa, nel mese di febbraio, Eriksson aveva annunciato il suo ritiro dal calcio per motivi di salute, ma solo ora ha rivelato la gravità della sua condizione.

“Ero completamente sano, poi sono crollato, sono svenuto e sono finito in ospedale. Dopo un consulto medico ho scoperto di avere avuto un ictus e che avevo già un tumore. Non so da quanto tempo, forse un mese, forse un anno. Si è scoperto che avevo il cancro, ma il giorno prima avevo corso cinque chilometri. È venuto dal nulla, e questo ti sciocca. Non sento grandi dolori. Ma mi è stata diagnosticata una malattia che puoi rallentare ma che non puoi operare. Quindi è quello che è”, ha dichiarato Eriksson.

L’ex allenatore, che ha 75 anni e ha dedicato gran parte della sua vita al calcio, ha spiegato che tutti intorno a lui avevano notato che qualcosa non andava. “Tutti avevano capito che non stavo bene, immaginavano fosse cancro e lo è. Devo lottare finché potrò”, ha aggiunto.

La prognosi è estremamente difficile, lasciando poco spazio alla speranza. “Nel migliore dei casi mi resta un anno, nel peggiore anche meno. In realtà nessuno può esserne sicuro con certezza, è meglio non pensarci. Puoi in qualche modo ingannare il tuo cervello, pensare positivo e vedere le cose nella maniera migliore, non perderti nelle avversità, perché questa ovviamente è la più grande di tutte, ma ricavare comunque qualcosa di buono da questa esperienza”, ha affermato Eriksson.

La notizia ha scosso il mondo dello sport, con molti che esprimono solidarietà nei confronti dell’ex allenatore. La sua determinazione nel lottare contro la malattia è un esempio di forza e resilienza, mentre il calcio si unisce per sostenere uno dei suoi protagonisti più iconici.