Amalfi, il 22 febbraio lo sfratto degli stabilimenti balneari. Marina Grande “Ricorreremo al Tar”
Ricorso al Tar contro l’ordinanza del 9 febbraio scorso. Ad Amalfi non si arresta la querelle relativa alle aree demaniali marittime. La vicenda non è nuova e prende il via da un testo del 2014. Restituzione e consegna fissati per il 22 febbraio.
Continua il braccio di ferro tra il comune di Amalfi e tre insegne che operano sull’arenile della città costiera. I fatti risalgono al 2014, quando il Responsabile del Settore Urbanistica ed Edilizia Privata dell’ente ordinava alle società concessionarie (tre nella fattispecie) la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi.
L’ente, tra il 2008 e il 2009 aveva rilasciato alle società che operano sul litorale le concessioni demaniali marittime. Nel 2014, però, il Responsabile del Settore Urbanistica ed Edilizia del Comune di Amalfi ordinava alle società la demolizione di opere con ripristino dello stato dei luoghi. L’ordinanza veniva impugnata davanti al Tar che ha respinto il ricorso, prima del parere del Consiglio di Stato che ha confermato.
Il 9 febbraio scorso, attraverso tre ordinanze pubblicate in Albo, l’ente ha così disposto la restituzione e il rilascio di area demaniale marittima alle tre società operanti. Entro le ore 10 del 22 febbraio, infatti, è stato fissato l’accesso per le operazioni di restituzione e consegna.
Ora però, come fanno sapere da Marina Grande, è previsto il ricorso al Tar per un nuovo capitolo di questa intricata vicenda. Quello delle concessioni demaniali resta un tema in agenda del Governo, che mira a stare al passo con l’Europa. Insomma, l’estate in Costiera Amalfitana si preannuncia rovente.