Castellammare di Stabia: città blindata da carabinieri e polizia, si teme la faida dopo l’omicidio di Fontana a Torre Annunziata
E’ incessante l’azione di controllo sul territorio da parte delle forze dell’ordine dopo l’omicidio di Alfonso Fontana avvenuto a Torre Annunziata il 7 febbraio scorso. Gli inquirenti sono a caccia dei killer e nei giorni scorsi hanno effettuato una serie di perlustrazioni in vari quartieri di Castellammare di Stabia, sulle tracce degli autori dell’agguato letale al rampollo della famiglia “e Fasano“. Carabinieri e polizia sembrano convinti che gli esecutori materiali del delitto possono anche non essere di Torre Annunziata. Per meglio dire è probabile che essi siano giunti sul posto dell’agguato provenienti da Castellammare di Stabia. E con questa convinzione stanno setacciando metro per metro l’area stabiese per stringere il cerchio a torno ai due sicari. Nel frattempo una task force formata da agneti di polizia e militari dell’arma fanno notare la loro massiccia presenza per le vie del centro e nella periferia nord e sud di Castellammare. E oltre a ricercare i due killer hanno come obiettivo quello di scongiurare eventuali vendette. Nei quartieri caldi di Savorito, Moscarella e Acqua della Madonna la tensione si taglia a fette. Temono che possano avere inizio rappresaglie vendicative e i blocchi stradali e le perquisizioni di queste ultime ore servono proprio a scongiurare altri spargimenti di sangue che Castellammare di Stabia non può permettersi dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche del consiglio comunale ed oltre 2 anni di commissariamento.