Castellammare di Stabia: consegnato al comune il fabbricato dell’acqua acetosella acquistato all’asta per 650mila euro
Circa un anno fa il comune di Castellammare di Stabia si aggiudicò l’asta fallimentare per l’acquisto dell’immobile conosciuto in città come “Stabilimento dell’acqua Acetosella”. Costo di aggiudicazione 650mila euro, 6 volte superiore alla base d’asta dell’incanto fissata a 105mila euro. Un acquisto che però all’epoca suscitò molte polemiche perché ritenuto da molti stabiesi inutile e troppo oneroso per le casse comunali. Non fu così per il commissario straordinario Raffaele Cannizzaro, alla guida del comune dopo lo scioglimento del consiglio comunale per presunte ingerenze camorristiche nella macchina amministrativa di Palazzo Farnese che mandò a casa il sindaco dell’epoca (febbraio 2022) Gaetano Cimmino e la sua giunta comunale. Egli invece definì la sua scelta strategica e necessaria per il futuro del termalismo e dello sfruttamento delle sorgenti a Castellammare di Stabia, anche se l’acquisto dello stabilimento era avvenuto con un esborso esagerato di denaro pubblico. Comunque, il fabbricato e la sorgente “Acque Acetosella” da questa mattina sono un bene in disponibilità comunale. I curatori fallimentari hanno consegnate le chiavi nella mani al responsabile dell’ufficio Patrimonio. Alla cerimonia di consegna erano presenti anche i responsabili dell’ufficio Lavori Pubblici e dell’Ufficio Sorgenti. L’acquisto da parte del comune si concretizzò nell’aprile del 2023 con la partecipazione all’asta fallimentare presso il Tribunale di Torre Annunziata. La sorgente dell’acqua acidula, presente all’interno del fabbricato, dovrebbe consentire al comune di riattivare lo sfruttamento delle acque minerali ad oggi sospeso da parte della regione.