Confisca “Castello delle Cerimonie”: protesta dei circa 150 dipendenti
La notizia della confisca del Grand Hotel la Sonrisa di Sant’Antonio Abate, meglio conosciuto come il “Castello delle Cerimonie”, ha provocato una pioggia di disdette che potrebbero mettere a rischio il futuro di circa 30 famiglie. Una notizia che in poco tempo ha fatto il giro dell’Italia e molti giovani promessi sposi che avevano programmato il loro matrimonio nella prossima estate e oltre, si sono precipitati a telefonare alla reception della struttura per annullare la cerimonia. Per questo i circa 150 dipendenti si sono recati al comune per inscenare una protesta, a sostegno del loro posto di lavoro e del reddito dello loro famiglie. Il futuro di questi lavoratori è strettamente collegato a quello de “Il Castello delle Cerimonie”. La confisca della “Sonrisa” potrebbe provocare un danno economico inimmaginabile per l’intera comunità per cui hanno chiesto un incontro alla sindaca Ilaria Abagnale, per rappresentare la loro preoccupazioni e chiederle di adoperarsi affinché intervenga presso le autorità preposte al fine di garantire il prosieguo dell’attività della struttura, fonte di reddito e benessere per l’intera città di Sant’Antonio Abate.