Crisi culturale in Campania: fondi bloccati ed eventi a rischio
Crisi culturale in Campania: fondi bloccati ed eventi a rischio
Una situazione di grave incertezza sta colpendo il panorama culturale della Campania, con fondi Fsc bloccati e la stagione estiva a rischio. Il governatore Vincenzo De Luca ha lanciato un appello durante un incontro a Palazzo Santa Lucia, avvertendo che senza i fondi necessari, molti eventi culturali potrebbero essere compromessi.
Il caso riguarda la mancata erogazione dei fondi Fsc, un ammontare di 5,6 milioni di euro destinati solo alla regione Campania. De Luca ha denunciato il ministro Fitto per questa mancata erogazione, dando vita a una battaglia politica e giuridica che potrebbe avere ripercussioni gravi sul mondo culturale della regione.
Il governatore ha annunciato una manifestazione prevista per metà febbraio, che fungerà da assemblea pubblica con la partecipazione di vertici regionali e imprenditori culturali campani. L’obiettivo sarà sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione critica, mettendo in evidenza il rischio concreto di non poter programmare la stagione estiva senza la certezza dei fondi Fsc.
La mancata erogazione di questi fondi, pari a 5,6 milioni, colpisce direttamente decine di iniziative culturali, compagnie e teatri stabili. Il San Carlo, ad esempio, rischia di perdere la metà dei 5 milioni di euro di contributo regionale, mentre il Festival di Giffoni, l’Estate da Re a Caserta, e altri eventi importanti potrebbero essere seriamente compromessi.
Luigi Grispello, presidente dell’Agis in Campania, ha sottolineato l’importanza di questi fondi per sostenere la cultura nella regione: “Il ritardo nell’erogazione dei fondi Fsc provoca un forte blocco delle organizzazioni di grandi eventi, danneggiando lavoratori, artisti e il pubblico che si aspetta grandi appuntamenti ogni anno. Siamo preoccupati.”
Il presidente De Luca, oltre a denunciare Fitto per la mancata erogazione, ha annunciato una battaglia anche contro l’Autonomia differenziata, rivelando che la cultura campana potrebbe subire un taglio di circa 350 milioni su un totale di 5,6 miliardi.
In attesa che la vicenda si sblocchi, gli operatori culturali della regione sono in allarme. L’evento di metà febbraio rappresenta il primo di quattro appuntamenti annunciati dal governatore contro l’esecutivo, mirati a sensibilizzare sull’importanza dei fondi per la cultura e contro l’Autonomia differenziata. La comunità artistica e culturale campana guarda con ansia alle prossime mosse, sperando che la situazione si risolva a favore della cultura e degli eventi che la caratterizzano.