Galleria Minori-Maiori, in corso nuove indagini geognostiche

L’Anas sta eseguendo delle ulteriori indagini idrogeologiche nel tratto della statale amalfitana che sarà interessato dalla realizzazione della galleria Minori-Maiori in località Torre Mezzacapo la cui progettazione dovrà essere supportata da studi di compatibilità tecnici e geologici. Uno studio che, attraverso misurazioni di monitoraggio geotecnico, serve a valutare il livello e la profondità delle falde acquifere.
Inoltre, attraverso il carotaggio, saranno prelevati dei campioni di terreno al fine di studiare le caratteristiche dello stesso.
La realizzazione della galleria che unirà Minori e Maiori ha destato sin dall’inizio forti perplessità e preoccupazioni nei cittadini. Ricordiamo che lo scorso novembre tre cittadini minoresi – Ulderico Leone, Giovanni D’Auria e Mario D’Auria – firmarono una lettera di segnalazione a Italia Nostra, Soprintendenza, ed Autorità di Bacino della presenza di grotte carsiche poco esplorate nell’area sottostante il costone roccioso potenzialmente interessato dai lavori di costruzione della galleria.
In una nota Ulderico Leone ha ribadito la sua preoccupazione per gli sviluppi della vicenda. Timori dei quali era stata informata anche la Procura della Repubblica, invitata ad indagare sui potenziali rischi derivanti da eventuali lavori sul costone di roccia.
L’auorità di Bacino, con un domento dello scorso 5 dicembre, precisa gli studi di compatibilità idraulica e compatibilità geologica serivranno a dimostrare che l ‘intervento sia compatibile con quanto previsto dal Piano Stralcio e dalle norme di attuazione e che le realizzazioni garantiscono, secondo le caratteristiche e le necessità relative a ciascuna fattispecie, l’incolumità delle persone, la sicurezza delle strutture, delle infrastrutture, del patrimonio ambientale e culturale.
Ulderico Leone ha precisato: «La Procura della Repubblica, dopo l’esposto prodotto da me e i fratelli D’Auria, ha aperto un’inchiesta, pertanto, ha più volte fatto richiesta sia al Comune di Minori, sia all’Ente progettista dell’opera, l’Anas, lo studio di compatibilità idraulica e compatibilità geologica, richiesta a tutt’oggi inevasa.Evidenzio che tali studi sono fondamentali e indispensabili per l’attuazione del progetto, perché devono dimostrare, che l’intervento è compatibile con quanto previsto dal Piano Stralcio e che la sua realizzazione garantisca, secondo le caratteristiche e le necessità relative a ciascuna fattispecie, l’incolumità delle persone, la sicurezza delle strutture, delle infrastrutture, del patrimonio ambientale e culturale, ma ribadisco che non sono stati consegnati. A questo punto, parafrasando un noto giornalista, dovremmo dire che non una, ma molte domande sorgono spontanee. Ma è stato effettuato uno studio di fattibilità serio e circostanziato, propedeutico al progetto? E i piani di compatibilità geologica ed idraulica rispondono ai requisiti richiesti di cui al documento allegato, inviatomi dall’Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale? E quali elementi concreti e studi fattivi hanno presentato a tale Autorità, durante il tavolo richiesto dall’ANAS e svoltosi il 06/10/2023, visto che solo in questi giorni, con gravi disagi per i cittadini e i lavoratori pendolari, si stanno svolgendo indagini geognostiche? Stanno ispezionando e studiando le grotte carsiche segnalate nel nostro esposto-testimonianza inviato alla Procura e a tutte le altre autorità coinvolte? Sono preminenti, sopra ogni altra cosa, la sicurezza e l’incolumità delle persone, la salvaguardia e del nostro territorio e del nostro patrimonio ambientale e culturale?».