Gioielli al Museo Pepoli di Trapani Un tesoro di arte e devozione

19 febbraio 2024 | 20:52
Share0
Gioielli al Museo Pepoli di Trapani  Un tesoro di arte e devozione

Il Tesoro della Madonna di Trapani illustrati nel volume di Maria Concetta Di Natale e Roberta Cruciata, Sabato la presentazione

Sabato  prossimo 24 febbraio, alle ore 17, verrà presentato presso il Museo Regionale Agostino Pepoli di Trapani il volume “Gioielli al Museo Pepoli – Un tesoro di arte e devozione” a cura di Maria Concetta Di Natale e Roberta Cruciata. Alla presentazione interverranno: Anna Maria Parrinello, Direttrice del Museo Regionale Agostino Pepoli; Gioacchino Fazio, coordinatore dei corsi di Laurea in Turismo e Scienze del Turismo di Trapani; Giovanni Travagliato, coordinatore del corso di Laurea magistrale in Storia dell’Arte; Stefania La Via, vicedirettrice dell’Archivio Diocesano di Trapani. Rosa Romano d’Orsi, giornalista e storico dell’arte, ha portato il suo contributo con una nota in cui ha evidenziato: «Come i cammei su conchiglia esposti al Museo si rifanno all’antico, ricercando un collegamento anche con quelli appunto ottocenteschi che realizzavano a Torre del Greco. Evidenziando il gusto del momento che dà la possibilità di interscambi anche di artisti non soltanto di motivi». Specializzata alla Federico II di Napoli, Rosa Romano lavora per il Ministero della Cultura, da anni si interessa della storia dell’arte meridionale con una particolare attenzione all’oreficeria e alla scultura e al territorio cittadino di Napoli. Si legge nella presentazione del volume a firma di Anna MariaParrinello, Direttrice del Museo Regionale Agostino Pepoli di Trapani: «Il volume nasce per proporre nuovi approfondimenti e spunti di ricerca tanto allo specialista della storia del gioiello e delle arti decorative quanto al lettore curioso e appassionato fino al fedele devoto che decida di accostarsi allo studio e alla scoperta dei gioielli donati nei secoli alla Madonna di Trapani, la maggior parte dei quali esposta al Museo Pepoli, non tralasciando quelli giunti a detta istituzione museale soprattutto da collezioni private». Il Museo Pepoli espone i  gioielli appartenenti al tesoro della Madonna di Trapani, argenti della tradizione trapanese e soprattutto alcune pregevolissime opere in corallo, materiale che aveva in Trapani un importante centro di produzione e lavorazione, tanto da diventare una peculiarità dell’artigianato del luogo. Il Museo “Agostino Pepoli” ha sede nei locali dell’ex convento dei Padri Carmelitani, attiguo al santuario di Maria SS. Annunziata, dove si venera il celebre simulacro marmoreo della Madonna di Trapani, opera del 1360 circa, attribuita a Nino Pisano. Lina Novara così presenta il cosiddetto Tesoro della Madonna di Trapani, un’importante documentazione sia per la storia dell’oreficeria siciliana, sia per la storia sacra, in quanto testimonia la grande devozione ed il forte fervore religioso nei confronti della Madonna di Trapani: «Dalla lunga e talvolta leggendaria tradizione legata alla statua della Madonna di Trapani, (di cui nella sala si conserva una copia degli inizi del XVIII secolo) è sempre emerso l’omaggio resole nei secoli passati da re, principi, nobili, prelati ma anche da semplici fedeli che hanno offerto ricchissimi doni. Ad essere donati erano perlopiù collane, orecchini, anelli, parure di pendenti e orecchini, qualche bracciale e tanti pendenti di tutte le fogge, ma anche rosari, amuleti, oggetti scaramantici con valore apotropaico. I gioielli esposti, per la maggior parte del secolo XVII, rispondono per tipologia, connotati stilistici e decorazione, al gusto barocco dell’epoca e si caratterizzano, come tutta la produzione orafa dell’Isola, per la ricchezza di pietre, gemme, perle e smalti, oltre che per la forte policromia anche per la ridondante decorazione». Monili con cammei intagliati divennero sempre più richiesti durante il  primo Ottocento, in linea con il diffuso gusto archeologico e delle rovine tipico del periodo: in particolare, nell’ambito della produzione aulica  trapanese si ricordano gli splendidi cammei incisi attribuiti al maestro Laudicina esposti presso il Museo Interdisciplinare Agostino Pepoli di Trapani, già segnalati da Maria Concetta Di Natale.

Harry di Prisco