Buon compleanno, Heidi. Si festeggiano 50 anni dalla prima messa in onda del cartone animato, avvenuta in Giappone agli inizi del 1974.
La storia di Heidi, nata dalla penna di una scrittrice svizzera e disegnata da un animatore giapponese, sembra abbia radici che si estendono fino a Napoli, con un nonno napoletano per la protagonista. La narrazione della storia, come sottolineato dalla scrittrice Johanna Spyri nel primo capitolo, lega la provenienza del nonno di Heidi a Napoli, dove era soldato nell’esercito svizzero.
Il contesto storico citato, con l’arrivo di reggimenti svizzeri a Napoli tra il 1825 e il 1829, è basato su eventi reali. La presenza di soldati svizzeri a Napoli ha avuto un impatto significativo sulla città, con migliaia di giovani svizzeri che hanno scelto di stabilirsi nella zona, cercando opportunità sotto l’ombra del Vesuvio. Questo flusso migratorio è stato legato al periodo post-napoleonico e ha avuto conseguenze sia sulla difesa del regno di Napoli che sugli scontri durante i moti del 1848.
La decisione della scrittrice di attribuire al nonno di Heidi una breve esperienza a Napoli, terminata in fretta a causa di un evento tragico, aggiunge un elemento drammatico alla storia. La spiegazione data da Spyri, secondo la quale il nonno sarebbe scappato da Napoli a causa di un omicidio durante una rissa, aggiunge un tocco di realismo alla trama, anche se è da notare che potrebbe essere una licenza artistica della scrittrice per aggiungere drammaticità alla storia di Heidi.
In definitiva, la trama di Heidi, nata dalla creatività di Johanna Spyri, mescola abilmente elementi di finzione con eventi storici reali, creando un racconto che ha affascinato generazioni di lettori e spettatori in tutto il mondo.